Occhiobello. “E’ un dramma che offende la dignità umana, dobbiamo vincere la riluttanza a denunciare i casi di violenza”. Così il presidente dell’associazione nazionale Carabinieri della sezione di Occhiobello Antonio Zizzo ha presentato in conferenza stampa il programma del convegno ‘Femminicidio, l’aberrante fenomeno del terzo millennio’, che si terrà venerdì 14 settembre alle 18 nella sala conferenze dell’outlet, grazie all’organizzazione dell’Anc e con il patrocinio del Comune di Occhiobello.
“Dobbiamo informare le donne sugli strumenti legislativi e sulle organizzazioni a cui rivolgersi in caso di maltrattamenti e violenze – ha poi affermato Zizzo -, la coscienza che si può uscire da certe situazioni è la prima molla che poi salva una donna. Oggi la legge ci aiuta molto più di un tempo, ma è anche importante l’accoglienza e l’ascolto verso le donne che devono fidarsi per iniziare un percorso di aiuto e di distacco da chi ha procurato violenza”.
Il convegno porrà l’attenzione sulla situazione a livello nazionale, grazie all’intervento del generale di corpo d’armata dei Carabinieri Roberto Cirese, ma anche su quanto sta accadendo in Polesine, con i dati della provincia che saranno forniti ed illustrati da Rosaria Dell’Aversana del centro antiviolenza, che dal 31 luglio 2016 al 31 ottobre 2017 ha accolto 59 donne (73% italiane e 22% straniere), di cui ha fatto denuncia il 56%.
Stando sempre ai dati del centro antiviolenza, autore della violenza è stato il marito nel 54% dei casi e il convivente nell’8%, nell’82% con cittadinanza italiana e 10% con cittadinanza straniera, per il 58% in un’età compresa tra i 31 e i 60 anni, nel 12% di oltre 60 anni, con lavoro regolare nel 44% dei casi e che nel 71% delle volte ha fatto violenza fisica alla donna, ma anche sui figli nel 17% dei casi.
“Andare oltre la cronaca è guardarsi attorno e dare concrete possibilità alle donne di capire cosa sta succedendo – successivamente ha sottolineato l’assessore alle pari opportunità Silvia Fuso -, se in famiglia ci sono dei figli, il fenomeno si estende e le ferite diventano del nucleo, anche solo per il carico psicologico che i minori devono subire vivendo in una famiglia dove c’è violenza”.
Durante il convegno sarà ricordato anche il sacrificio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa di cui sono appena trascorsi i 36 anni dalla morte.
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