
Il ponte di Coccanile
Quanto costerà rimettere in totale sicurezza le infrastrutture e la rete viaria della Provincia? Parecchio: almeno 39 milioni di euro per gli interventi immediati, più otto milioni all’anno per consentire all’ente di eseguire le manutenzioni ordinarie sugli 850 km di strade e i 320 ponti di sua competenza. È questo il ‘preventivo’ inviato dal presidente della Provincia Tiziano Tagliani al Ministero delle Infrastrutture, che aveva richiesto a tutti gli enti provinciali di eseguire in un brevissimo lasso di tempo (la circolare è stata recapitata in Castello Estense il 20 agosto) una verifica delle condizioni di tutte le infrastrutture sotto la loro responsabilità.
Una richiesta mal digerita in molte province italiane e anche a Ferrara, dove negli uffici tecnici si parlava apertamente di “missione impossibile”, vista la scarsità di personale e risorse a disposizione. Una serie di perplessità che traspare anche nel comunicato ufficiale della Provincia, che afferma di aver trasmesso la documentazione richiesta “con un giorno d’anticipo rispetto alla data indica dal Ministero” ma che molte stime – sia sul numero effettivo delle opere che sui costi degli interventi – sono ancora provvisorie e in via di definizione. All’elenco dei ponti si devono infatti aggiungere “altri numerosi manufatti monitorati nel tempo compatibilmente con tutte le altre verifiche e controlli ordinari”.
Vediamo l’esito del monitoraggio: secondo la provincia per riportare in sicurezza le strade servirebbero fin da subito 11,56 milioni di euro, “necessari per un’azione ordinaria di manutenzione di 121 ponti“, più altri 14 milioni, “che costituiscono una stima di costo su altri 199, per i quali non è stato ancora materialmente possibile compiere valutazioni più puntuali”. A questo conto si aggiungono altri 14 milioni, “che servirebbero per installare i guard rail in tutti i tratti fiancheggiati da alberi o canali”, più altri 8 milioni all’anno (rispetto ai circa 2 milioni in media a disposizione negli ultimi anni) per consentire all’ente di continuare a eseguire con puntualità le manutenzioni ordinarie.
“Si coglie l’occasione – scrive nella lettera di trasmissione il presidente Tagliani – per segnalare non solo la nota e più volte denunciata carenza di risorse, ma anche la necessità che le risorse che ci aspettiamo verranno messe a disposizione del prossimo Documento di Finanza Pubblica siano realmente fruibili e non ostacolate dalle problematiche di equilibrio finanziario con le quali ci si misura e che alla Provincia vengano assicurate quelle misure di flessibilità organizzativa e sulle politiche per il personale, che sono il necessario corollario delle attività di progettazione, appalto e direzione lavori, che stanno a valle dei finanziamenti”. Una richiesta che la Provincia di Ferrara e l’Upi (Unione Province Italiane) hanno più volte espresso anche ai governi precedenti.
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