Nelle mie giornate trascorse a Berra ho modo di ascoltare, dalle numerose persone che si avvicinano alla nostra postazione, ciò che in questo periodo preoccupa la popolazione; si sentono infatti poco rassicurati dalla corposa presenza di Rom. Solo a Berra come frazione non come Comune complessivo sembrano esserci ben oltre 200 Rom dislocati in Via Garibaldi, Via Postale, Via Bosco quest’ultima ne raccoglie il maggior numero.
Gli anziani, che sono tanti ormai e le giovani ragazze hanno paura a girare per il paese; i numerosi casi di aggressioni che ogni giorno si sentono accadere, non rassicurano affatto la popolazione.
I cittadini di Berra si chiedono inoltre quanto costi alle casse Comunali il mantenimento di tutta questa “gente Rom” e come mai i finanziamenti in questi casi si trovano mentre i giovani che chiedono servizi non si trovano. Nei nostri paesi trovare lavoro è praticamente quasi impossibile.
I nostri territori si stanno spopolando basta andare un po’ in giro e guardarsi intorno, gli anziani hanno ormai pochissime occasioni d’incontro nelle piazze del paese; i nostri paesi non sono neppure più “paesi dormitori” per gli italiani ma stanno diventando, secondo l’opinione dei cittadini che ci contattano “rifugi per Rom e non solo per loro ma per chiunque non sia italiano”.
Il futuro degli abitanti di questi paesi da anni sembra ormai oscuro. Ormai da troppe generazioni chi ha amministrato i nostri territori ha attuato un’azione assistenzialistica di alcune categorie di popolazione disinteressandosi di “premiare” chi produceva e dava lavoro e ricchezza ai nostri piccoli territori.
Le politiche assistenzialistiche e di parte hanno impoverito il nostro territorio ed ora a completamento della “disastrosa” opera l’assistenzialismo è rivolto ai “non italiani” tanto che i veri Italiani che hanno lottato sin dal dopo guerra per raggiungere regole di vita decenti, si trovano ora non padroni in casa propria.
Fabio Felisatti, referente Lega Ro e Berra