Attualità
30 Agosto 2018
L'infettivologo Libanore: "Cura in via di sperimentazione". Il direttore sanitario dell'Ausl Natalini: "Patologia letale in casi limitati, fa più morti l'influenza"

West Nile, parlano gli esperti: “Non esiste ancora un vaccino”

di Redazione | 3 min

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E’ una delle preoccupazioni del momento, quella del West Nile, anche se, per risalire al primo caso accertato nel Ferrarese occorre risalire al 2008. Dieci anni dopo – con “Ferrara come una delle provincie più colpite, con dodici casi di forme neuroinvasive che hanno portato a quattro decessi” quantifica Roberta Carfora del dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl – il Comune e le due aziende sanitarie locali hanno deciso di aprire un dibattito pubblico, moderato dal direttore di Estense.com Marco Zavagli, per sciogliere ogni dubbio dei cittadini.

“Il particolare caldo e la piovosità hanno creato le condizioni per un fenomeno epidemiologico che continueremo a trattare come stiamo facendo da anni” informa il sindaco Tiziano Tagliani, seguito da Nicola Rossi, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, che ribadisce il fatto di iniziare “un percorso di prevenzione condiviso”.

Il West Nile, sottolinea il direttore sanitario dell’Azienda Usl Nicoletta Natalini, è una malattia “grave e potenzialmente mortale, ma in casi molto limitati”. Natalini coglie la palla al balzo per lanciare un appello: “Purtroppo la patologia non ha un vaccino, l’influenza, che causa più morti, però sì. Spesso la sottovalutiamo e non facciamo la vaccinazione”.

L’attività di prevenzione passa anche attraverso l’attività di sorveglianza delle malattie trasmesse dalle zanzare, che “nella biodiversità ferrarese conta più di venti specie”, chiosa Massimo Tassinari, dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl. E, ovviamente, dall’azione dei Comuni, illustrata nel caso estense dal direttore tecnico di Ferrara Tua Enrico Pocaterra: “Operiamo con la lotta alle larve in microfocolai e marcofocolai, che sono circa 280 costituiti da canali, ristagni e pozze d’acqua. In più, facciamo interventi mirati per la zanzara adulta: Ferrara conta oltre 7 milioni e mezzo di metri quadri di verde ed è una città favorevole per le zanzare. Ad oggi, comunque, è in corso il quinto giro del trattamento delle caditoie, nei canali abbiamo fatto cinque passaggi, e in alcuni casi siamo fermi a tre. Inoltre, sono stati eseguiti, dal 5 luglio, quattordici interventi ad hoc e altri ventidue sono in corso, o sono previsti, per le zanzare adulte”. Ferrara Tua, afferma Pocaterra, ha anche lavorato attorno ai plessi scolastici, in vista dell’imminente inizio dell’attività didattica, facendo “trattamenti larvicidi”.

Roberta Canfora, poi, fornisce qualche dato in più. “In Italia – spiega – sono stati confermati 255 casi di infezioni da virus West Nile, di cui 103 nella forme neuroinvasive, che sono quelle più pericolose. La fascia di popolazione più colpita dalle forme più gravi è quella delle persone con età superiore a 75 anni. A Ferrara (oltre ai dodici casi che hanno portato a quattro decessi), sono stati rilevati due casi di febbre da West Nile, e otto casi del virus sono stati individuati nei donatori di sangue”.

I consigli degli esperti sono quelli di cercare di evitare le punture “coprendo la cute, evitando profumi che attirano insetti, indossando indumenti chiari e, in casa, utilizzare zanzariere, i condizionatori evitando i ristagni d’acqua e gli accumuli di sfasci d’erba nei giardini”.

“Dopo Rovigo, Ferrara è la città che ha incidenza più alta per la West Nile in rapporto alla popolazione” rileva il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera Marco Libanore. “Il clima sta cambiando, e cambiano le opportunità di contagio – spiega Libanore -. Il serbatoio d’infezione è stato identificato, attualmente, in circa 200 specie di uccelli; il fatto che ci sia un vaccino sperimentato sui cavalli, fa sperare che possa essere al più presto efficace per l’uomo. Quanto in fretta, però, dipende dalla volontà e dal business”.

A questo link è scaricabile il materiale illustrato nel corso dell’incontro. Qui sotto la registrazione video.

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