
Stefano Bottoni
Il direttore artistico del Ferrara Buskers Festival, Stefano Bottoni, si dice pronto a qualsiasi confronto con le associazioni del commercio.
E’ questa la risposta alle sollecitazioni della consigliera comunale Paola Peruffo, che auspicava un incontro con il settore del commercio per estendere i benefici del festival anche agli esercenti che in qualche modo si sono trovati fuori dalle ‘rotte’ della rassegna.
Bottoni sostiene che il festival è sempre stato disponibile, nella sua ormai lunga storia, a confrontarsi con i commercianti e “fa piacere che si sia riconosciuto il ruolo culturale e turistico della manifestazione per la città e per il territorio e il grande impegno profuso dall’associazione nel rendere sempre più sostenibile il festival in termini di sicurezza, ma aggiungiamo noi anche di pulizia e di riduzione del disagio per i residenti”.
A sostegno della propria disponibilità, il direttore artistico della rassegna sostiene che “il Festival non è contrario ai cambiamenti, entro certi limiti ovviamente, come dimostra anche la più recente edizione che ha visto il trasferimento del dopofestival in Castello Estense, la prestigiosa collaborazione con la Euyo (European Union Youth Orchestra) e le attività laboratoriali tenute dagli artisti di strada, in diversi luoghi importanti di Ferrara, più la conferma di tante attività collaterali che coinvolgono realtà economiche, associative e istituzionali della città”.
“Rimane l’orgoglio – aggiunge Bottoni – di realizzare una complessa manifestazione di richiamo internazionale, purtroppo sempre più costosa, con gli artisti che da sempre non ricevono alcun compenso, ma solo viaggio, vitto e alloggio, e che ha fatto conoscere Ferrara a un numero incredibile di persone provenienti da tutto il mondo, venute esclusivamente per il Ferrara Buskers Festival, a fronte di un impegno per il Comune di 50.000 euro (poco più di 6.000 euro a giornata) e rimangono anche le belle sensazioni lasciate dalla manifestazione appena conclusa”.
Stefano Bottoni auspica quindi che l’incontro venga concordato in tempi brevi, rimandando alle vie istituzionali “e al necessario coinvolgimento dell’assessorato alla Cultura”.
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