Cronaca
24 Agosto 2018
Svelata la diagnosi psichiatrica eseguita in carcere su Norbert Feher

Igor: un killer paranoico, bipolare e cattivo

di Redazione | 2 min

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Norbert Feher, alias Igor il russo, soffre di disturbo bipolare, disturbo paranoide e grave disturbo antisociale di personalità. Inoltre, ha alle spalle una storia di dipendenza da alcol ed è affetto da gastrite cronica, che cura con il pantoprazolo.

Sono le conclusioni cui è giunta la perizia medica e psichiatrica disposta dalla magistratura spagnola e affidata ai consulenti dell’Istituto di Medicina Legale di Aragona. I medici lo hanno visitato all’interno della prigione di Zuera alcune settimane fa.

Sin dai primi giorni del suo trasferimento nel carcere vicino a Saragozza, vale a dire dal 18 dicembre 2017, Igor – come svela il giornale locale “El Diario de Teruel” – ha manifestato una volontà di isolamento, di rifiuto della comunicazione (fatta eccezione per la posta che riceve anche da ammiratrici) e di diffidenza nei confronti dei funzionari. Già si è scritto, infatti che il pluriomicida trascorre il tempo leggendo Bibbia e fumetti e rifiuta qualsiasi contatto con il personale carcerario.

Per quanto riguarda il suo profilo psichiatrico – riporta sempre il giornale spagnolo -, la diagnosi parla di un disturbo bipolare (che provoca repentini e gravi alterazioni dell’umore), personalità paranoica (diffidenza e sospetto nei confronti degli altri per un lungo periodo) e grave antisocialità (disprezzo per le regole, propensione a delinquere, aggressività e assenza di rimorso).

Alle conclusioni della diagnosi Igor ha reagito rifiutandosi di assumere le terapie farmacologiche consigliate, perché non ha “consapevolezza della malattia”, sottolinea lo psichiatra che lo ha visitato.

L’unica ‘concessione’ che fa Igor è, quando gli viene richiesto esplicitamente, quella di rispondere alle domande e di comportarsi in modo educato. L’eventuale dialogo viene però ostacolato dal suo “delirio messianico nel contesto della disinibizione, con disforia cronica e sfiducia verso tutte le persone”.

La diagnosi clinica conclude definendo il killer serbo “una persona di animo cattivo, senza possibilità di trattare e controllare la sua psicopatologia”. Secondo lo psichiatra, Igor “è cosciente di quello che ha fatto ed è pronto ad assumerne le responsabilità e le conseguenze”.

“Data la sua elevata capacità intellettuale, la gravità delle alterazioni di umore di cui soffre e la cronicità dei suoi sintomi, non è facile trovare una cura psichiatrica adeguata”, dice lo specialista.

Il giudice ha autorizzato una seconda valutazione psicologica, che verrà eseguita sempre nella prigione di massima sicurezza di Zuera il 30 agosto. Nell’occasione Igor sarà assistito, come richiesto dal detenuto, da un interprete italiano.

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