Nuovo tassello in casa Royal Basket in vista della prossimo campionato di serie B femminile: è la ferrarese classe 1993 Martina Barlati, play-guardia di 1.70 cm che farà parte del roster allenato da Coach Giacomo Bregoli per la stagione 2o18-2019.

“Arrivo a Finale Emilia molto determinata e fiduciosa per come mi sono state presentate squadra e società –  ha esordito la cestista – e sono molto curiosa di conoscere le mie nuove compagne di squadra, che mi sono state presentate come ottime giocatrici e soprattutto come ottime persone. Conosco già Zussino e Goldoni e posso confermare le mie sensazioni e le aspettative”.

Un amore, quello di Martina per il basket, che è sbocciato in lei sin da subito: “La mia passione per la pallacanestro è nata all’età di 7 anni perché andavo a vedere tutte le partite di mio fratello Michele. Poi, per un paio di anni, ho smesso perché non volevo andare a giocare con le femmine, anche se a 12 mi sono convinta a riprendere. Del resto, una volta che inizi a giocare, il basket diventa il tuo stile di vita.

“Per me, la squadra è come una seconda famiglia e la palestra una seconda casa – ha successivamente continuato la nuova arrivata -. Sono cresciuta nella Bonfiglioli Basket Ferrara partecipando alle promozioni in serie B, A3 e A2 e per un paio di stagioni pensavo di aver messo il cuore in pace con la pallacanestro, dopo essere entrata per tre volte in sala operatoria a causa di tre rotture al legamento crociato anteriore. In questi due anni ho deciso di studiare e “giocare” questo sport nel ruolo di allenatrice, mia grandissima passione, che sono riuscita a far diventare il mio attuale lavoro nella Vis Ferrara”.

La voglia di giocare, comunque,  non è mai passata: “Due anni fa è arrivata la chiamata della Rhodigium in serie C in cui ho giocato fino a Natale, con tanto di promozione in serie B, smettendo solo per finire al meglio la mia specializzazione in Scienze Motorie. Sono una giocatrice che si è dovuta reinventare a causa dei numerosi infortuni e ho dovuto fare a meno dei miei punti di forza, ovvero la velocità e l’aggressività, per cominciare a giocare con intelligenza, razionalità ed efficacia al tiro”.

“Spero di riuscire a fare una buona preparazione per contribuire alla causa fin da subito – ha poi concluso la Barlati – e sicuramente avrò bisogno di più tempo rispetto alle altre mie compagne, ma la voglia di dare una mano è tantissima. Penso che la squadra sia tutto, sia il motore che porti un gruppo a vincere ed un individuo a migliorarsi. Quindi spero con l’aiuto dello staff di ritornare in condizioni fisiche ottimali e di trovare al mio arrivo un ambiente carico ma allo stesso tempo sereno”.