Politica
11 Agosto 2018
Critiche il Partito Democratico dopo lo scivolone nel voto del decreto “Milleproroghe”

Piano Periferie. Lodi (Lega) e Balboni (Fdi) attaccano il Pd

di Redazione | 3 min

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Donazioni Covid, il Comune “ammette” di essersi tenuto i soldi

E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni

Donazioni Covid. Ferraresi a Fabbri: “Trasparenza su destinazione dei fondi”

Dopo l'inchiesta di Estense.com sugli oltre 30mila euro di donazioni Covid fatte dai cittadini ferraresi al Comune di Ferrara per sostenere le spese urgenti legate all'emergenza Coronavirus all'ospedale Sant'Anna di Cona, la consigliera Anna Ferraresi, capogruppo del Gruppo Misto, ha interrogato con urgenza il sindaco Alan Fabbri

“Certe fortunate circostanze possono aiutare a dimostrare quanto un partito, tanto a livello nazionale quanto locale, possa essere allo sbando e nel caos”. Lo afferma Alessandro Balboni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a proposito del voto in Senato sul Decreto Milleproroghe che ha bloccato i fondi per il ‘Piano Periferie’.

“In questa circostanza è stato presentato un emendamento che riguardava il blocco dei finanziamenti previsti per il Bando Periferie – ricostruisce il consigliere comunale -. Tale emendamento ha ricevuto voto favorevole del Pd, quindi anche dall’ex segretario del partito, l’ormai in disgrazia Matteo Renzi, e anche dalla ferrarese Paola Boldrini. Il problema si è però palesato in ritardo, quando i pochi sindaci targati Pd rimasti in Italia si sono accorti dello scempio per le loro casse e per i progetti in cantiere. Il nostro assessore Fusari si è lanciata in un’invettiva politica feroce contro il Governo, seguita da tutta la schiera di dirigenti locali del Pd. Il punto è il seguente: Il Pd nazionale è totalmente scollato dalla realtà e non ha il minimo contatto con le amministrazioni locali che amministra? I senatori del Pd votano emendamenti senza cognizione di causa, come parrebbe dalle dichiarazioni del sen. Fassino? Il Pd al Senato ha agito convintamente contro gli interessi di tanti comuni amministrati dal Pd stesso e ha operato un precipitoso retro-front per evitare di peggiorare una situazione già tragica? Un panorama desolante – conclude Balboni – che non può che rendere il mio partito, Fratelli d’Italia, e il resto del centrodestra ancora più impaziente dell’apertura delle urne nel maggio 2019”.

A Balboni si aggiunge anche Nicola Lodi, segretario comunale della Lega: “La segretaria comunale Baraldi ed il segretario provinciale Vitellio certificano lo stato attutale del Pd, non solo locale ma anche nazionale. Un Pd scollegato dalle realtà locali, un Pd che dopo le elezioni del 4 marzo conferma la missione politica, ovvero quella esclusiva della poltrona senza nessun interesse per i cittadini. Dico ciò perché il Pd ha votato il blocco dei fondi che riguardavano Ferrara, un Pd che dimostra di non riconoscere i propri colleghi locali, un Pd che non ascolta la Baraldi e Vitellio, quest’ultimo artefice della disfatta del pd ferrarese.
Trovo assurde le parole di tutti i componenti del Pd, dall’assessore Fusari sino al consigliere Bertolasi per arrivare alla Baraldi e Vitellio che accusano i propri deputati (il provvedimento è stato votato al senato in realtà, ndr) di inadeguatezza. Il Pd dimostra ai ferraresi di non essere più alla guida di Ferrara e di avere consiglieri e assessori allo sbando più totale ma sopratutto di non avere voce al Governo centrale. A questo punto Baraldi e Vitellio farebbero meglio ad anticipare il 2019, questa ennesima figura conferma la caduta libera del Pd”.

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