Economia e Lavoro
3 Agosto 2018
"Hanno avviato una campagna di disinformazione, cercando di creare allarmismo per sopperire all'emorragia di iscritti"

Ccnl Anaste. Snalv/Confsal e Confsal attaccano Cgil, Cisl e Uil

di Redazione | 2 min

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“Ha raggiunto picchi eclatanti la campagna di terrorismo mediatico condotta da Cgil, Cisl e Uil nel settore socio-sanitario-assistenziale-educativo. La richiesta di revoca dell’accreditamento per le strutture che non applicano il loro contratto, è soltanto l’ultima mossa avanzata da sindacati che ad oggi sembrano porre la tutela dei lavoratori come ultimo e residuale interesse”.

Non le mandano certo a dire Snalv/Confsal e Confsal, che in una nota congiunta attaccano Cgil, Cisl e Uil, le quali, secondo le firmatarie della missiva, avrebbero addirittura “minacciato di richiedere la revoca dell’accreditamento alle residenze sanitarie assistenziali che non applicano il loro contratto collettivo”. Secondo Snalv/Confsal e Confsal, Cgil, Cisl e Uil avrebbero, dopo la firma del nuovo contratto collettivo Anaste, avviato “una campagna di disinformazione sui contenuti del contratto”, sul quale non c’è la firma dei tre sindacati oggetti dell’attacco.

Sulla vicenda è intervenuta anche il segretario nazionale di Snalv/Confsal Maria Mamone: “Nessun posto di lavoro è a rischio, poiché l’assurda richiesta di revoca avanzata da Cgil, Cisl e Uil è irricevibile. Mossi da giustificazioni prive di qualsivoglia fondamento giuridico, hanno invece deciso di sopperire alla continua emorragia di iscritti cercando di creare allarmismo tra i lavoratori ed obbligando le aziende ad applicare un contratto disdettato che fa perdere ai lavoratori almeno quaranta euro ogni mese”.

La nota congiunta prosegue affermando come il recente contratto Anaste sia leader del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo per 4 ragioni: “E’ l’unico aggiornato alla più recente normativa; ha previsto un aumento della retribuzione; ha il più elevato imponibile contributivo e minimi tabellari di tutto il comparto socio-sanitario e socio-assistenziale; ha introdotto un’assistenza medica integrativa che copre fino a tremila euro annui delle spese sanitarie effettuate dai lavoratori”.

“Si comprova che dopo un anno e mezzo dalla firma dell’unico Ccnl Anaste vigente – concludono le sferzate Snalv/Confsal e Confsal -, i sindacati confederali continuino a bombardare giornali e reti locali con false notizie ed assurde insinuazioni. E’ impensabile che nel 2018 i medesimi sindacati, un tempo detentori dell’assoluto monopolio nel settore, minaccino di mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro solo per antiquate logiche conservative. Desta sconcerto, infine, l’atteggiamento da voltagabbana dei sindacalisti Uil dal momento che, nel dicembre 2017, la stessa Uil Flp si era impegnata a stipulare il Ccnl Anaste in quanto ritenuto contratto meritevole di sottoscrizione”.

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