di Simone Pesci
Il faro di tutti gli studenti, un vero e proprio vademecum per far sì che ognuno si senta a casa e non debba rimbalzare di ufficio in ufficio per chiedere informazioni, sentendosi spesso rispondere, allo stesso quesito, in maniera differente.
Si potrebbe riassumere così, in maniera stringata, l’ultimo protocollo fresco di sottoscrizione da parte di Unife, Comune ed Ergo. Già dal nome “CittAteneo” si capisce come l’intento sia unire la popolazione universitaria, non solo studenti ma anche docenti e personale, con la realtà di Ferrara fornendo in maniera chiara e precisa indicazioni preziose.
Il protocollo durerà 3 anni accademici, e si è reso indispensabile dopo il boom delle immatricolazioni dell’anno passato che hanno fatto raggiungere a Unife quota 20mila studenti iscritti. “Era l’obiettivo del mandato di Giorgio Zauli, che entro la sua conclusione nel 2021 vuole ora raggiungere 20mila studenti attivi contro gli attuali 17300” illustra il Prorettore Enrico Deidda Gagliardo. Una premessa che serve per dire che “con il protocollo scriviamo una pagina d’accoglienza per gli studenti, che per il 75% proviene da fuori – soprattutto da Puglia, Sicilia e Veneto – e che scelgono Ferrara anche perché si vive bene”.
Per non essere colti impreparati – anche se Gagliardo precisa che “l’iniziale emergenza l’anno passato si è poi trasformata in opportunità grazie al lavoro di tutti” – si è quindi arrivati al protocollo, che in primis ha come obiettivo la costituzione del network denominato “Ferrara CittAteneo”. In che modo? Rendendo partecipi gli studenti chiedendo i loro fabbisogni e coinvolgendoli nei tavoli che riuniranno i 3 firmatari del progetto con i partners coinvolti nell’ambito di quelle discussioni, che verteranno su tutto quello che un giovane ha bisogno: dagli alloggi ai servizi, passando per la ristorazione. Tale accordo, attivo dall’anno accademico 2018-2019 sarà modificabile in base alle richieste del momento.
“La popolazione universitaria – rileva il sindaco Tiziano Tagliani – è a tutti gli effetti parte della nostra comunità, e deve essere messa in grado di conoscere Ferrara pur venendo da fuori”. Manifesta soddisfazione Patrizia Mondin, direttore di Ergo, la quale sottolinea che “il protocollo, nella sua struttura così flessibile, rientra pienamente nel mandato che la Regione ci affida”. E se una delle criticità maggiori è quella dell’alloggio, Ergo è già pronta alla sfida perché “ci eravamo impegnati per 271 posti letto, che sono già diventati 285”.
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