Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Il Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil è dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo slogan che lo caratterizza è: “Uniti per un lavoro sicuro”. A Ferrara e provincia saranno tante le iniziative con banchetti per distribuzione garofani
La Corte d'Appello di Bologna ha accolto le richieste della difesa e sentirà un giovane diciassettenne, parte offesa nel processo che vede imputato il padre per aver abusato sessualmente di lui quando aveva 6 anni
Nel pomeriggio di ieri (29 aprile), il gip del Tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto del 64enne Sergio Boera, l'uomo che lo scorso 25 aprile ha ferito i vicini di casa e parenti Lauro Collini e Graziana Arlotti con due colpi di fiocina a Boara
Assolto per non aver commesso il fatto. È questa la sentenza pronunciata martedì 29 aprile dal giudice Marco Peraro nei confronti di Massimo Restivo Caponcello che doveva rispondere del reato di detenzione o accesso a materiale pedopornografico
(archivio)
Anche la società che gestiva il nido dovrà rispondere – sul piano della responsabilità civile – per le accuse rivolte da alcuni genitori a una maestra di 38 anni, imputata per aver percosso quattro bambini.
Giovedì mattina, davanti al giudice Vartan Giacomelli, si è tenuta l’udienza filtro con la richiesta avanzata dalle parti civili (due famiglie) di chiamare la società che gestiva il nido come responsabile civile. Richiesta ammessa dal giudice, che ne ha disposto la citazione per la prossima udienza, fissata per l’11 settembre. Le parti hanno anche presentato la lista dei testimoni, tra i quali ci sono anche dei consulenti tecnici per appurare l’esistenza o meno di effettivi danni cagionati ai bambini.
L’inchiesta, il cui fascicolo è in mano al sostituto procuratore Ombretta Volta, si basa sulle dichiarazioni dei genitori, che avrebbero notato comportamenti strani dei minori e anche dei lividi, attribuendo il tutto ai maltrattamenti subiti da parte della maestra oggi a processo. A differenza di altri casi simili, in questo non vennero messe delle telecamere per verificare l’effettiva corrispondenza delle accuse, anche perché la donna venne licenziata prima.
«Sono fiducioso, non vedo l’ora che la verità venga a galla – commenta l’avvocato Denis Lovison, che difende la maestra -. Sono accuse infamanti per una persona che da vent’anni si dedica ai bambini con amore e dedizione e che adesso non può neppure lavorare». La difesa, fin da subito, mette in evidenza come come il licenziamento e le accuse siano arrivate nel periodo in cui l’educatrice aveva messo in mora l’istituto, chiedendo il pagamento di alcune fatture non saldate per il tempo in cui lavorava come libera professionista, prima dell’assunzione.
In parallelo a quella penale – anche se precedente – c’è anche una causa di lavoro tra l’educatrice e il nido in relazione al licenziamento della donna.
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