Cronaca
31 Maggio 2018
Increscioso episodio avvenuto davanti al conservatorio. La moglie: «Mi hanno detto che potevo avere pazienza per due minuti, poi le scuse quando gli ho detto che chiamavo i vigili e che avevo scattato le foto»

L’auto del Comune blocca l’uscita dal parcheggio a un disabile

di Redazione | 2 min

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Parcheggio selvaggio da parte di chi sarebbe tenuto a dare il buon esempio. E con l’aggravante di aver impedito l’uscita dal suo stallo a una persona disabile, senza neppure la volontà di chiedere scusa.

È quanto accaduto, ad opera di alcuni dipendenti comunali, nel pomeriggio di martedì 29 maggio, davanti al conservatorio Frescobaldi di Ferrara. A segnalare l’increscioso episodio è Elisa Corbacella, moglie dell’uomo disabile. I due si erano recati dal commercialista per consegnare dei documenti, ma all’uscita la sorpresa: «Ero con mio marito che ha una disabilità e quindi nel parcheggio disabili. Torniamo dopo poco e la macchina era bloccata da un’auto del Comune messa in mezzo alla strada».

Nei paraggi c’era un ausiliare del traffico ma «dopo un quarto d’ora anche lui non sapeva che fare..ha suonato il clacson a lungo», finché «una ragazza che era presente è andata in Conservatorio a chiedere e le hanno risposto che erano in auditorium e che quando avrebbero finito sarebbero venuti a spostare la macchina».

Una risposta che ha portato la donna a sollecitare l’ausiliare del traffico «perché chiamasse i vigili», per ricevere subito una risposta rassegnata: «Mi ha detto che tanto la multa gliela tolgono». Ma la signora Corbacella non si è affatto data per vinta: «Sono entrata e finalmente sono scesi».

Erano un uomo e una donna, e stavano trasportando dei drappi. Ma, anziché chiedere scusa per l’inconveniente procurato, secondo quanto riporta Corbacella, «dapprima, aggressivi, mi hanno detto che per due minuti potevo avere pazienza», per poi cambiare idea «dopo aver visto l’ausiliare che gli ha detto che chiamavamo i vigili e dopo che gli ho detto che avevo fatto le foto un quarto d’ora prima. Allora hanno chiesto scusa e sono andati via».

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