Per molti pendolari potrebbe sembrare una presa in giro e di sicuro non è una buona notizia per chi fa la spola tra le due sponde del Po: Trenitalia ha negato una fermata aggiuntiva a Pontelagoscuro e Occhiobello per sopperire ai disagi portati dall’imminente chiusura totale del ponte sul Po. E l’ironia – se proprio la vogliamo scorgere – è  in una delle motivazioni date alle istituzioni locali: causerebbe ben 4 inaccettabili minuti di ritardo per il regionale veloce Bologna-Venezia.

Trenitalia ha espresso parere negativo, perché, riportiamo, “vi è l’impossibilità tecnica di inserire la fermata di Occhiobello nel periodo concomitante all’interruzione del binario dispari tra Terme Euganee e Monselice programmata dal 11 luglio al 8 settembre 2018 (i treni Venezia Bologna arriverebbero infatti a Bologna 12 minuti prima della partenza del treno corrispondente per Venezia, compromettendone la partenza in orario)”, mentre dall’altro lato, prosegue Trenitalia, e qui viene il bello, “nel rimanente periodo, la necessità di adeguamento delle tracce orarie con incrementi della percorrenza di 4 minuti, inciderebbe in modo significativo sulla regolarità del servizio, determinando, su treni utilizzati da migliaia di viaggiatori, un non accettabile peggioramento delle performance di puntualità, già oggi penalizzate dalla rilevante eterotachia della linea”.

A dare l’informazione è l’assessore comunale di Ferrara Aldo Modonesi che, su Facebook, ha pubblicato uno screenshot della motivazione addotta da Trenitalia, lasciandosi andare in un commento sarcastico: “Semplicemente geniale che proprio Trenitalia giustifichi il suo no a fermare i treni regionali a Occhiobello (e Pontelagoscuro) adducendo come motivazione ben 4 (quattro) minuti di ritardo!
E il problema della chiusura del ponte continua a scaricarsi sugli Enti locali (e sui cittadini) Bene. Ma non benissimo”.

“Riteniamo molto grave la chiusura da parte di Trenitalia rispetto alla possibilità di implementare la fermata Occhiobello – aggiunge Luigi Vitellio, consigliere comunale e capogruppo del Pd -. Capiamo tutte le difficoltà tecniche ma le difficoltà dei pendolari non possono passare in secondo piano. Tutti stiamo facendo la nostra parte, partendo dai cittadini che dovranno farsi carico di molti disagi. Lavoriamo insieme per non aumentarli”.