Un piccolo gesto incivile, un grande segno di disprezzo del bene collettivo, del sentirsi comunità, del rispetto per gli altri. Una doccia! Una doccia non fatta prima di entrare in piscina.

Frequento abitualmente la struttura comunale di Via Beethoven e con mio grave disappunto noto che, nonostante i ripetuti cartelli che prevedono l’OBBLIGO DI FARE LA DOCCIA prima di entrare in vasca, sono tra le poche a rispettarlo.

Ora non ci dovrebbe nemmeno essere scritto tanto di buon senso è questa regola!

Ma se, come oggi, lo faccio nuotare alla persona che sta entrando in acqua tutta bella asciutta questa fa mostra di non sapere.

Credo sia una regola universale, perché l’igiene lo richiede, il rispetto degli altri e di te stesso che ti immergi in un’acqua che è sì clorata ma condivisa tutto il giorno da centinaia di persone che provengono alla piscina non dal bagno della propria casa, dopo una doccia appena fatta, ma dal lavoro, dal passeggio, da… i fatti loro!

Ciò che però mi induce a scrivere oltre alla sconsolata constatazione di questa mancanza di buon senso è l’INDIFFERENZA degli addetti alla vasca, i quali non alzano nemmeno lo sguardo per vedere chi entra.

Potrei palesarmi vestita da Yeti e non se ne accorgerebbero intenti a consultare i loro smartphone. Alle mie sollecitazioni sul mancato controllo delle docce nemmeno reagiscono. Mi domando, con angoscia, quale solerzia saranno capaci di mettere improvvisamente in atto in caso di malore… ma lasciamo stare!

Per cui mi appello a voi concittadini nuotatori, che avete menato scandalo quando una signora entrò con la muta ..datevi una sciacquata alle ascelle, al collo, ai piedi che ora più che mai saranno sottoposti a sudori e sporcizia, prima di entrare nell’acqua di tutti.

Si auguri inoltre il gestore della piscina che non mi prenda mai anche la pur minima infezione…