di Giuseppe Malatesta
Goro. Pedalata amara quella organizzata dal ‘Deltabike Team Pedale Stanco’ nella giornata festiva della Liberazione, diretta fino alla Lanterna Vecchia di Gorino attraverso un percorso ciclabile riaperto da pochi giorni e “assolutamente impraticabile e rischioso”.
“Lo abbiamo trovato in condizioni incredibili: c’è il rischio che ciclisti e pedoni possano farsi male. A questo punto sarebbe meglio chiuderlo, sistemarlo e pulirlo prima di renderlo accessibile” racconta Massimo Biolcatti, con lo slancio di chi a livello locale si sta spendendo in più vesti per la valorizzazione dell’area Delta, come vicepresidente di Pro Loco e presidente di Ascom a Codigoro.
Il gruppo di ciclisti amatoriali – i ‘pedali stanchi’ di cui fa parte anche Biolcatti – promettevano di stupire i partecipanti con un passaggio molto suggestivo fino alla Lanterna, piccolo edificio che fino al 1870 era il faro della Sacca, sostituito poi dal Vecchio Faro e nel Novecento dall’attuale Faro di Goro.
Un passaggio che sicuramente ci si aspettava selvaggio, ma non così impervio, considerato l’ok all’apertura del Comune di Goro (lo annuncia anche un cartello affisso a inizio percorso). “È una vergogna pensare che ci sono turisti che arrivano da lontano per visitare il nostro stupendo territorio e lo trovano in queste condizioni. Alcuni di noi – racconta Biolcatti – si sono fatti coraggio e hanno proseguito la passeggiata fino alla lanterna, lasciando indietro altri turisti a cui è stato sconsigliato di passare”.
E qui una nuova sorpresa attende i temerari ciclisti. “La terrazza della lanterna è chiusa. Si arriva fin lì (dopo un vero e proprio percorso ad ostacoli che sconsiglio a tutti) anche per salire sulla torretta e godersi la vista: è un vero peccato trovarla chiusa. Al sindaco Diego Viviani – conclude Biolcatti – consiglio di fare la passeggiata di tre chilometri per arrivare alla lanterna vecchia: si renderà conto delle pessime condizioni che tanto hanno meravigliato noi e i turisti bolognesi che erano con noi oggi”.
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