Cronaca
10 Aprile 2018
La perizia balistica conferma che Norbert Feher ha sparato con la Smith & Wesson e la Beretta prelevate alla guardia giurata di Consandolo e a Marco Ravaglia

‘Igor’ ha usato le pistole rubate in Italia per uccidere in Spagna

di Redazione | 2 min

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Quattordici colpi: uno per uccidere l’agricoltore José Luis Iranzo, tredici per freddare gli agenti della Guardia Civil Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero. Quattordici colpi esplosi con la Smith&Wesson – la stessa pistola usata per uccidere Davide Fabbri e Valerio Verri e ferire Marco Ravaglia – e poi con una pistola Beretta 9×21 mm.

È quanto racconta l’esame balistico sulle armi trovate in possesso del serbo Norbert Fher, alias Igor Vaclavic, chiesto dal giudice di Alcañiz a periti della Guardia Civil che hanno confrontato i bossoli con quelli consegnati loro dalle autorità italiane.

Feher ha dunque sparato almeno una quindicina di volte contro le due guardie civili e il contadino che ha ucciso a metà dello scorso dicembre vicino a una fattoria nel comune di Teruel (Andorra).

Il documento, inoltre, conferma, grazie ai bossoli consegnati alla Guardia Civile dai Carabinieri, che la pistola Smith & Wesson sequestrata a Igor in Spagna è la stessa usata per l’omicidio di Davide Fabbri a Budrio il 1° aprile dell’anno scorso, così come nell’omicidio di Valerio Verri e nel tentato omicidio di Marco Ravaglia a Portomaggiore, sette giorni dopo. Probabilmente è la stessa Smith & Wesson sottratta durante la rapina alla guardia giurata a Consandolo.

Il rapporto fornisce una relazione dettagliata delle quattro pistole trasportate da Feher al momento del suo arresto – oltre alla Smith & Wesson e alla Beretta 9×21 mm, le due pistole Berretta di ordinanza delle guardie civili uccise –  nonché dei 33 bossoli, dei 6 proiettili e 2 cartucce inesplose che sono state prelevate sulla scena del crimine. La perizia include inoltre un’analisi dei proiettili che sono stati estratti dai corpi dei due agenti spagnoli (Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero) durante le autopsie, e dell’allevatore assassinato, José Luis Iranzo.

Gli specialisti sottolineano che senza dubbio Feher ha sparato una volta a Iranzo, colpendolo alla spalla, e ha lanciato altri tredici colpi contro gli agenti. Dal corpo dell’allevatore è stato estratto un proiettile sparato con la Beretta che Igor aveva con sé, quella rubata in Italia a Ravaglia. I due agenti invece sono stati raggiunti da 5 colpi sparati sia con la Berretta che con la Smith & Wesson. La consulenza balistica ha confermato anche che la Berretta venne usata da Igor per ferire i due civili che lo sorpresero in casa, nel paese di Albalate del Arzobispo, pochi giorni prima della mattanza di Teruel.

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