La Rocca Possente, la vastità delle campagne, con le nebbie che lasciano un velo a volte impenetrabile, ma che per un artista come Paolo Fabbri non era altro che una lente. Attraverso la quale filtrare i colori e le meraviglie di un paesaggio rurale, caratterizzato da terra e acqua. Dal 7 al 26 aprile, alcune delle opere più suggestive di questo autore, scomparso lo scorso 31 ottobre all’età di quasi 99 anni, verranno proposte al pubblico di Bondeno, in pinacoteca. «Un modo per valorizzarne il su prestigioso percorso artistico – sottolinea l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri – dal momento che le sue opere sono state presentate in oltre 300 mostre e gallerie, da New York a Tokyio, dalla Germania a Londra e che hanno una indiscussa valenza per il nostro territorio».
Paolo Fabbri ha conosciuto in vita artisti quali Cattabriga, Capra, Brindisi e lo scultore Ulderico Fabbri, ed era un post-impressionista, di cui i critici hanno apprezzato in particolare la “lirica” della tavolozza; assieme allo stupore e la meraviglia che emergevano da quadri in grado di catturare i colori e la luce. Due costanti, che amava ammirare di persona. «Recandosi in bici o in motorino direttamente sui luoghi, che sono diventati il soggetto dei suoi quadri – spiega la figlia, Elisabetta Fabbri – spesso preparati dopo una serie infinita di schizzi, che poi perfezionava nel suo studio». Ogni quadro dell’artista era come un “figlio”: ne sono stati venduti un migliaio, ma la sua collezione si compone ancora di diverse opere, tenute gelosamente per sé. Molte delle quali sono servite a fargli ottenere 200 premi, due lauree honoris causa ed esperienze indimenticabili: la scuola libera Pomposiana (esperienza conclusasi a metà anni ’50) e il Cad (Circolo artisti dilettanti) realizzato quest’ultimo assieme ai pittori Morelli, Filippini ed altri, per dare a tutti la possibilità di vivere l’arte. Ora, la Rocca di Stellata, le campagne estensi e matildee e gli scenari suggestivi immortalati dai suoi pennelli saranno visibili in pinacoteca, nella mostra “Retrospettiva di pittura”, che sarà inaugurata sabato 7 aprile alle 10,30.
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