Ambrogio. Sarà il 4 aprile il giorno in cui Lara Mazzoni si dovrà presentare davanti al giudice per rispondere dell’omicidio del compagno Mirko Barioni, avvenuto il 4 giugno del 2017 nella loro abitazione di Ambrogio.
L’udienza si terrà al mattino davanti al gup Silvia Marini. Mazzoni – difesa dagli avvocati Fabio Anselmo e Rita Gavioli – è accusata di omicidio aggravato dall’aver approfittato delle condizioni psicofisiche limitate di Barioni – che era ubriaco e aveva assunto della droga – tali da impedirgli di difendersi. La donna – attualmente agli arresti domiciliari – potrà presentarsi in tribunale libera e senza scorta. I familiari di Barioni, indicati come parti offese, sono rappresentati dall’avvocato Eugenio Gallerani.
Quella notte la 45enne operatrice socio sanitaria uccise a coltellate il compagno 39enne al culmine di una lite, iniziata nel viaggio di ritorno da una serata trascorsa ai Lidi.
Secondo quanto emerso durante le indagini, la coppia iniziò l’ennesimo litigio già in auto, arrivando a svegliare la figlia di 3 anni. Esasperata, Mazzoni colpì Barioni con alcuni schiaffi alla testa, ricevendo in cambio altre offese, minacce di morte al suo indirizzo e a quello dei suoi familiari e di portarle via la bimba piccola. Arrivati a casa il litigio continuò, con Barioni che rispose con dei colpi a quelli della compagna, prendendole anche il viso con due mani e sbattendolo contro il finestrino dell’auto.
A questo punto Mazzoni invitò la figlia 15enne a scendere dall’autovettura e portare via la sorellina. Fuori rimasero solo la coppia e il fidanzatino della ragazza. Dopo poco la giovane si affacciò sul pianerottolo e vide la madre rincorrere Barioni, per poi colpirlo un coltello da cucina, tre colpi di cui uno mortale che colpì l’uomo al polmone e poi l’aorta toracica.
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