Politica
7 Marzo 2018
Nicola Lodi fa irruzione nella sala consiliare. Rendine gli dà manforte e Calò si vede costretto alla sospensione

Blitz della Lega in municipio: “E’ finita la cuccagna”. Consiglio sospeso due volte

di Redazione | 2 min

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Attimi di concitazione nel primo Consiglio comunale post-elezioni. Protagonista assoluto il segretario comunale della Lega Nicola Lodi, che alle 15.30 ha fatto irruzione nella sala consiliare, accompagnato da un manipolo di militanti, per urlare, con annessa esposizione di fogli di carta scritti a penna, lo slogan “è finita la cuccagna”.

La seduta è stata immediatamente interrotta, con lo sdegno della maggioranza che ha lamentato il fatto che è stato permesso a Lodi di entrare indisturbato durante il Consiglio. “E’ 3 anni che aspettavo questo momento, lasciatemelo fare” ha spiegato il leghista, trionfante per l’esito elettorale. Nel frattempo, qualche consigliere della maggioranza, visibilmente contrariato, ha abbandonato la propria postazione.

Quando Naomo si è seduto fra il pubblico, e la seduta ripresa, il consigliere di Gol Francesco Rendine ha pensato bene di andare in soccorso di Lodi, attaccandosi alla giacca il foglio con scritto “è finita la cuccagna”.

Il presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò si è visto costretto alla seconda sospensione, intimando a Rendine di “togliersi immediatamente il cartello”, ricevendo un rifiuto perché “il regolamento non prevede che io non possa esporre niente”. Qui, altri altri mugugni della maggioranza e dell’amministrazione comunale.

Calò, per ristabilire l’ordine, ha dunque fatto leggere a Rendine il regolamento del Consiglio comunale, convincendo, di fatto, il consigliere di Gol che effettivamente non potesse esporre nulla. A quel punto, dopo una decina di minuti abbondanti e due sospensioni, la seduta consiliare è finalmente potuta procedere.

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