Politica
28 Febbraio 2018
Una strategia condivisa per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. Tagliani: "Riagganciamo i trend di crescita economica"

Patto per il Lavoro, firmato il focus su Ferrara

di Redazione | 3 min

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Alla presenza dell’assessore regionale Patrizio Bianchi, è stato sottoscritto in consulta provinciale dell’economia e lavoro il focus ferrarese del Patto per il Lavoro, con il quale la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara, i Comuni del territorio ferrarese, l’Università di Ferrara e le rappresentanze del mondo socio-economico locale si sono impegnate a condividere obiettivi e responsabilità per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione della provincia estense.

“Il Focus Ferrara – ha detto l’assessore Bianchi – risponde pienamente agli obiettivi del Patto per il lavoro regionale di creare sistemi territoriali forti, integrati e capaci di generare dal basso visioni di sviluppo. Tutti gli strumenti della Regione – ha proseguito – sono a disposizione per dare attuazione agli impegni presi e riportare il territorio ferrarese a una crescita omogenea a quella regionale”.

Il documento sottoscritto in Castello Estense vuole essere un’opportunità per sperimentare, mediante focus territoriali, forme innovative di collaborazione e integrazione tra le diverse componenti del territorio, in una logica di responsabilizzazione diffusa.

“Una politica regionale di equità territoriale – ha sottolineato il presidente della Provincia e sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani – che ha l’obiettivo di ridurre i divari territoriali e favorire i processi che consentano alle aree più fragili di agganciare i trend di crescita economica, sociale e territoriale. Solo un territorio regionale coeso – ha ribadito – e con asset diffusi e omogenei di qualità del sistema sociale, economico ed infrastrutturale, può competere in un’economia aperta e far fronte alle sfide della progressiva globalizzazione economica”.

Sulla scorta di queste considerazioni è stato promosso un focus specifico sull’area di Ferrara, con la finalità di cogliere priorità condivise per rafforzare la collaborazione istituzionale e concentrare gli sforzi su un’area cruciale per l’intera comunità regionale, ricomponendo in un unico quadro gli strumenti di programmazione locale adottati dai comuni.

La consapevolezza comune è che l’area ferrarese sconta un divario strutturale che necessita di attenzioni particolari per rimuovere gli ostacoli che ancora permangono per la crescita economica e sociale.

Questo approccio di rete territoriale ha già portato risultati: quasi 70 milioni di euro per i beni culturali, 1 miliardo per la ricostruzione – civile e mondo produttivo –, due miliardi di investimenti per le strade, ai quali si aggiungono i 160 milioni per la mobilità sostenibile (ferro e idrovia), nonché i 30 milioni di euro per le infrastrutture digitali.

Per proseguire su questa linea, il Patto individua 6 ambiti di attuazione (persone, comunità, imprese, territorio, legalità, riordino istituzionale), 20 aree di intervento, 4 tavoli operativi prioritari: un sistema integrato per lo sviluppo del territorio ferrarese.

“La sottoscrizione dell’Università e delle componenti della Consulta – commenta l’assessore comunale, Caterina Ferri – apre un’occasione concreta per lo sviluppo territoriale. Un ulteriore elemento di vantaggio del Patto è il fatto che all’uscita di bandi regionali sarà data particolare attenzione nella fase finanziamenti alle realtà territoriali che hanno sottoscritto l’accordo”.

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