Cento. La classe 2A dell’istituto Fratelli Taddia di Cento, martedì 6 febbraio, si è recata a Bologna presso gli studi di Radio Città del Capo, una radio del territorio bolognese che trasmette in FM nel territorio locale e sul web, per partecipare ad una puntata radiofonica in diretta incentrata sul tema del gioco d’azzardo.
Questa trasmissione è stata la conclusione del progetto “No slot area” che ha visto una serie di incontri svolti in classe con Federico Lacche, il responsabile della redazione “Libera radio – voci contro le mafie”, che ha illustrato agli studenti le problematiche economiche, sociali e psicologiche legate al gioco d’azzardo legale, come slot machine, poker online, scommesse sui cavalli, scommesse sportive, eccetera. A seguito di questi incontri, inoltre, la classe si è divisa in gruppi che hanno svolto interviste conoscitive sul tema a giocatori, ex giocatori, psicologi e gente comune.
Il risultato di questo lavoro d’inchiesta è stato al centro della trasmissione “Libera radio – voci contro le mafie” in cui è stata invitata come ospite la stessa classe. In radio, una parte della classe ha lavorato al lato tecnico e logistico della puntata, infatti anche durante la diretta è stata invitata a stare in regia. L’altra parte della classe ha lavorato dapprima sulle domande da fare all’ex giocatore e alla psicologa, presenti in studio anche loro, e ha preparato lo spot radiofonico sui rischi del gioco d’azzardo. Prima di andare in onda la classe ha incontrato e fatto delle domande alla psicologa ed all’ex giocatore come prova e ha scritto e registrato lo spot. La puntata, durata 40 minuti, è stata un’esperienza nuova e interessante che ha fatto conoscere il mondo della radio ai giovani studenti che consigliano questa esperienza anche ai loro coetanei.
Inoltre, visto l’esito positivo del progetto “Simulimpresa”dello scorso anno, l’istituto “F.lli Taddia” ha deciso di aumentare il numero di classi coinvolte. La classe 3C dei “Servizi Commerciali” già da due anni “simula” la gestione di una azienda, in collaborazione con il pastificio “Andalini Spa” di Cento, ed ora anche la classe 2C inizia un percorso simile.
Per la realizzazione del progetto occorre individuare una azienda madrina reale e per la nuova classe è stata scelta una azienda del territorio giovane e innovativa: il Birrificio renazzese Biren con sede a Dosso, che con la sua birra artigianale ha già ottenuti diversi riconoscimenti non solo in ambito nazionale ma anche europeo.
Venerdì 9 febbraio gli studenti della classe 2C, accompagnati dalle docenti Calzolari e Bonadie, si sono recati in visita aziendale ed i proprietari del birrificio, Andrea a Matteo Govoni, hanno spiegato loro tutte le attività che si svolgono all’interno del microbirrificio: dalla produzione, alla gestione del magazzino fino agli uffici. Ora spetta agli studenti mettere in pratica ciò che hanno appreso nella loro impresa “simulata”, alla quale hanno dato il nome “La schiuma d’oro”, che venderà birra artigianale alle altre imprese simulate d’Italia.
Oramai le imprese simulate in Italia sono tantissime, coordinate dalla centrale di simulazione italiana che ha sede presso l’istituto Don Calabria di Ferrara, e questa metodologia risulta vincente perché promuove la formazione attraverso l’esperienza, in una situazione simulata di lavoro. Le classi 2C e 3C per alcune ore faranno quindi “scuola di impresa” ed il 19-20 aprile si recheranno a Fanano, dove si terrà la decima fiera delle imprese simulate d’Italia.
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