di Giuseppe Malatesta
Copparo. Cade letteralmente a pezzi l’ex Latte Ala: la danneggiata copertura in eternit dello sventurato stabilimento produttivo, un ‘mostro ecologico’ alle porte di Copparo, è libera di volare via nell’area circostante, tra abitazioni vicinissime (la struttura dista a malapena 100 metri dal pieno centro abitato, ndr) e campi coltivati.
A lanciare l’allarme – “l’ennesimo per quella struttura” – la consigliera comunale Franca Orsini (Forza Italia), dalle pagine del periodico locale Al Moletà. “Un po’ tutti i rappresentanti politici hanno sollevato la questione, attenzionando una situazione di grave e reale pericolo per la salute e l’incolumità dei cittadini”.
E tra una segnalazione e l’altra, le condizioni della struttura peggiorano a vista d’occhio, dopo anni di incuria e abbandono. Non solo eternit: nelle vicinanze è facile scorgere anche laterizi e lana di vetro, parti di fabbricato staccate dal vento senza fatica. “In passato ha subito atti di vandalismo frequenti, si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per un principio di incendio e sono state danneggiate porte e finestre. Diciamo che in tanti hanno fatto la loro parte nel ridurla in questo stato”.
Trattasi di una struttura privata, passata di proprietà in proprietà, “attualmente riconducibile ad una finanziaria che fa capo ad ex Carife”, che ne sta evidentemente trascurando la manutenzione. “A volte siamo tacciati di allarmismo, quando segnaliamo questo genere di pericolo – commenta Orsini -, ma credo sia il caso di intervenire e di chiedere ancora una volta l’aiuto degli organi di informazione. Il privato non può essere libero di essere negligente”.
Interpellato sulla questione, il sindaco Nicola Rossi, ricorda come, stante la proprietà privata, “non è possibile intervenire direttamente, ma come sempre, a fronte di segnalazioni da parte di privati cittadini o della Polizia Municipale, si è provveduto a segnalare il problema alla proprietà, in questo come in altri casi”.
“Qualora non si ottenga da questa l’intervento risolutore, si procede con un’ordinanza di ripristino: è una prassi tecnica, non politica, peraltro attivabile su segnalazione all’ufficio competente da parte di un cittadino, sia esso un consigliere comunale o meno, con un certo guadagno di tempo rispetto al sollevare la questione in altro modo più eclatante” aggiunge Rossi con un tono di polemica.
Regolarmente, spiega il sindaco, “ci sono stati segnalati problemi di altro genere per la stessa struttura, ciclicamente colpita da danni e deterioramento. Mai sull’eternit, che finora si era mantenuto integro e quindi non costituiva un problema. Se la situazione è cambiata, verificheremo e interverremo di conseguenza: la tutela del territorio e della salute dei cittadini ci sta a cuore, e sarà assicurata”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com