Eventi e cultura
2 Febbraio 2018
Andrea Vitali spiegherà le sue ultime ricerche storiche sull'argomento e il pensiero junghiano

Le nuove scoperte sui Tarocchi

di Redazione | 3 min

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Andrea Vitali, a cui si deve la cura scientifica dell’esposizione “Le Carte di Corte. I Tarocchi. Gioco e Magia alla Corte degli Estensi”, la più importante mostra a livello internazionale sui tarocchi svoltasi a Ferrara nel 1987 presso il Castello Estense, ha accolto l’invito, sabato 3 febbraio alle ore 16 presso l’hotel Villa Regina, di diversi appassionati del tema per spiegare le sue ultime scoperte storiche sull’argomento e il pensiero junghiano riferito alla divinazione attraverso i simboli.

Anche se l’immaginario collettivo odierno relega i Tarocchi al solo fenomeno divinatorio, in essi è racchiuso un mondo di significati fra storico-cristiani e filosofici, che va ben al di là di quanto essi suggeriscono ad una prima e non approfondita analisi. Infatti a livello universitario sono considerati come una delle più straordinarie realizzazioni del pensiero umanistico italiano oltre che il più completo sistema simbolico del nostro Occidente.

Venendo alla tematica dell’incontro, occorre chiedersi come mai i simboli siano in grado di percepire lo stato delle situazioni legate non solo al presente, ma anche al futuro, prerogativa affermata dalla Chiesa appartenere esclusivamente al Divino. A questo proposito occorre dire che i simboli in tutte le civiltà antiche sono stati considerati quali intermediatori fra la terra e il cielo, una prerogativa che permette, attraverso una loro interpretazione, di apportare la conoscenza di ciò che il Cielo ha preordinato.

Fu Carl Gustav Jung, attraverso le sue teorie sull’energia del simbolo a spiegare i meccanismi grazie ai quali il simbolo può comunicare all’uomo situazioni future, come più volte espresse. Per Jung i simboli sono in grado di far percepire dal profondo dell’inconscio una realtà che si manifesta similmente allo stato di ‘manìa’, segni, come li chiama il celebre psicologo (oggi più comunemente chiamati flash), in cui è avulso ogni atteggiamento razionale. Come affermava il grande storico Jacques Le Goff, docente di storia medievale alla Sorbona, l’uomo medievale era costantemente teso a percepire attraverso i simboli quei segni di provenienza divina che il Divino stesso concedeva agli uomini affinché comprendessero la sua volontà e come agire in relazione agli avvenimenti che sarebbero accaduti. Un regalo celeste, si potrebbe affermare.

Andrea Vitali, presidente dell’associazione culturale Le Tarot, medievista e storico del simbolismo, è considerato a livello accademico una delle massima autorità internazionale per quanto riguarda la storia e il simbolismo dei tarocchi. A lui si deve, oltre ai progetti storico-scientifici delle più importanti esposizioni sull’argomento realizzate in Italia e all’estero, la decifrazione in ambito iconologico delle figure più emblematiche dei Trionfi (Arcani Maggiori).

I suoi saggi sono stati tradotti in sei lingue. In trent’anni di studi sull’argomento ha scritto numerosi libri, oltre a centocinquanta saggi storici, online presso il sito dell’associazione Le Tarot. Ha svolto attività di collaborazioni scientifica e didattica dal 1988 al 2013 con il Dipartimento di Filosofia, Sezione di Epistemologia e Storia delle Scienze, Università di Genova, tenendo lezioni, seminari e assistendo gli studenti nella preparazione di tesi di laurea. Ha continuamente collaborato, dal 2001 al 2012, in qualità di consigliere didattico e scientifico, alla Cattedra di Storia Medievale dell’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze, occupata dal prof. Franco Cardini fino al 31 ottobre 2012, coadiuvandolo attualmente nelle sue funzioni di professore a contratto. È titolare della cattedra di “Tarocchi: storia e divinazione” presso la Libera Università Italiana degli Studi Esoterici, Facoltà di Scienze e Tradizioni Esoteriche, Dipartimento UniMoscow di Lecce.

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