Terre del Reno
30 Dicembre 2017
Approvata anche una modifica della viabilità al polo scolastico di Mirabello

A Terre del Reno scontro sul centro civico di San Carlo

di Redazione | 3 min

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Il consiglio comunale di Terre del Reno

È stata una la grande frattura tra maggioranza e opposizione a Terre del Reno durante il consiglio di mercoledì sera nonostante la mole di 11 punti all’ordine del giorno.

A dividere e scaldare gli animi è stata infatti la decisione sull’utilizzo degli spazi del nuovo centro civico di San Carlo, anticipata durante la scorsa assise e contestata ancora prima della convocazione dal centrosinistra che si era trovato davanti all’edificio nelle scorse settimane chiedendo alla giunta di ripensare l’idea di togliere gli spazi destinati alle associazioni in favore di Protezione Civile, Polizia Municipale e ambulatorio medico.

“Dopo la deliberazione dell’ex comune di Sant’Agostino si era scelto di ricostruire il centro civico con 1.3 milioni prevedendo al piano interrato il deposito mezzi della protezione civile, al piano terra gli spazi per la Municipale, al primo quelli per le associazioni e l’ambulatorio e al secondo una sala per la cittadinanza”, ha spiegato il sindaco Roberto Lodi in una breve digressione storica.

L’opposizione del comune fuso

Poi però “si è deciso di far diventare l’edificio strategico — ovvero capace di essere operativo durante le situazioni di emergenza, ndr — e di ampliare gli spazi per i pubblici servizi. Non è una decisione facile ma viene presa per senso di responsabilità, diventerà la sede della Protezione Civile perché è l’unico edificio strategico dell’alto ferrarese”, ha continuato Lodi facendo poi notare come anche la fusione abbia contribuito alla necessità di ampliare gli spazi per la Municipale, che arrivando a 8 agenti necessita, come racconta il comandante Grigoli “di spogliatoi separati per maschi e femmine, di armadietti fissasti a muri portanti” e di altri accorgimenti tecnici.

Da qui la proposta della maggioranza portata in consiglio: piano interrato e piano terra affidati alla protezione civile e all’ambulatorio medico, primo piano alla Municipale e il secondo che ospita una sala riunioni alla cittadinanza.

Subito l’opposizione non ci sta: l’ex vicesindaco Simone Tassinari propone un emendamento poiché “la modifica importante delle funzioni del centro civico dispiace molto: San Carlo ha bisogno anche di questi simboli come una sede della consulta per ripartire”, e propone una lieve ripartizione degli spazi per fare posto a due stanze “a scopo associativo non esclusivo”, mentre il suo collega Tartari impone due votazioni separate sulle destinazioni d’uso e sul regolamento per l’utilizzo degli spazi inizialmente presentate con un unico punto all’ordine del giorno e quindi da votare in tandem.

“La decisione è politica sulla base di necessità tecniche, è difficile accogliere l’emendamento”, risponde subito Lodi a cui Tassinari ribatterà subito dopo facendo notare come nella sua proposta “la Municipale non avrebbe riduzioni di spazi” e la sparizione dell’ambulatorio sarebbe risolvibile “visto che San Carlo è piena di spazi privati e non si vede perché sia necessario assegnarlo in via onerosa a un medico di base dove non è prevista nemmeno una sala d’attesa”.

Il sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi

Dopo dozzine di scambi pungenti — “Vi siete dimenticati di cosa è successo cinque anni fa mentre siamo ancora al palo con la ricostruzione”, “Noi eravamo tutti lì” e via discorrendo — l’emendamento di Fare Insieme affonda sotto l’occhio della segretaria comunale che, stante l’assenza di motivazioni nel documento, spiega come sia un atto annullabile e quindi vada considerato come un ordine del giorno.
Inevitabile a quel punto la richiesta di sospensiva per prendere più tempo — “Non siamo obbligati a decidere in questo consiglio”, dice Tassinari —, firmata da tutta l’opposizione e poi votata contro dalla maggioranza compatta, che fa poi passare anche il progetto originario.

Oltre alla destinazione d’uso del centro civico il consiglio ha poi approvato nel corso della serata anche una modifica al piano regolatore per una nuova viabilità per il polo scolastico di Mirabello, il rinnovo della convenzione per la gestione intercomunale della Polizia Municipale dell’alto ferrarese e una proroga della convenzione sulla gestione associata dei servizi sociali, in scadenza alla fine dell’anno, per altri tre mesi.

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