Bondeno
23 Dicembre 2017
L'istigazione c'era, l'accordo anche, ma non rispettato dall'esecutore e dunque non c'è reato. Ma per Mauro Fabbri scatterà la misura di sicurezza quando uscirà dal carcere

Assoldò un compagno di carcere per uccidere la ex, assolto

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Bondeno premia i suoi quattordici atleti più meritevoli

Si è aperto con una sorta di galà sportivo il consiglio comunale di giovedì 30 ottobre: l'Amministrazione, in apertura dei lavori, ha infatti consegnato delle benemerenze sportive a ben quattordici atleti che nell'ultimo anno si sono distinti nei rispettivi campionati regionali, nazionali o internazionali conseguendo risultati di assoluto prestigio

Caporalato, arrestato imprenditore ferrarese

Sono stati arrestati i due imprenditori di 39 e 56 anni residenti rispettivamente nel mantovano e nel ferrarese, nel comune di Bondeno, che lo scorso 14 ottobre erano stati raggiunti dalla notifica di invito a interrogatorio preventivo. L'accusa è quella di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Una serata per fare il focus sulla sicurezza

Una rete di videosorveglianza tra le più estese della zona, servizi serali della Polizia locale, un interscambio di dati e informazioni continuo con le Forze dell’Ordine. Il 19 novembre (ore 21) è in programma alla sala 2000 di viale Matteotti un incontro per parlare di sicurezza, a 360°

L’istigazione c’era, l’accordo anche, ma non rispettato dall’esecutore. Dunque nessun reato è configurabile. Per questo Mauro Fabbri, 56 anni, di Bondeno, accusato di aver assoldato un sicario per uccidere la sua ex, una donna di 61 anni è stato assolto dal gup Monica Bighetti a conclusione del rito abbreviato.

A suo carico però è stata imposta una misura di sicurezza, quella della libertà vigilata quando uscirà dal carcere, dove si trova per scontare una condanna per tentato omicidio, sempre contro la ex compagna, datato 2010.

Con Fabbri è stato assolto anche l’altro imputato,  Stanev Radostin Radev (difeso dall’avvocato Melissa Romani), 23 anni, che, insieme al padre – compagno di carcere di Fabbri e colui che si accordò materialmente – avrebbe dovuto compiere l’assassinio su commissione. Nessuno dei due supposti ‘sicari’ aveva in realtà intenzione di compiere alcunché – o, almeno, non è stato provato -, ma approfittarono dell’urgenza di Fabbri per farsi consegnare il pagamento anticipato: soldi e un trattore.

Ha prevalso insomma l’impostazione difensiva avanzata dagli avvocati di Fabbri, Dario Bolognesi e Marcello Rambaldi, che nella scorsa udienza, quando il pm chiese una condanna a 12 anni di reclusione, chiesero l’assoluzione proprio perché in presenza del solo accordo non è configurabile il tentativo di uccidere la donna e, dunque, l’esistenza di un reato. “Nell’assolvere gli imputati – affermano con soddisfazione gli avvocati Bolognesi e Rambaldi – il tribunale ha correttamente applicato quanto previsto dal codice penale in tema di tentativo. Era inverosimile ipotizzare il tentativo in mancanza di qualsiasi atto esecutivo”.

La norma su cui si basa l’assoluzione è l’articolo 115 del codice penale che esplicitamente esclude che due o più persone possano essere condannate per il solo fatto che tra loro ci sia un accordo allo scopo di commettere un reato ma poi questo non venga commesso. L’ultimo comma però stabilisce che se si è trattato di istigazione a commettere un reato, l’istigatore può essere sottoposto a misure di sicurezza, come è avvenuto in questo caso.

“È stato un processo molto tecnico basato sull’interpretazione delle norme – osservano i legali che rappresentano la vittima, costituitasi parte civile, Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani -. La sentenza ha comunque dato atto, attraverso il richiamo all’articolo 115 del codice penale e l’applicazione di una misura di sicurezza, che Fabbri era intenzionato a uccidere la signora, pur trovandosi in carcere. La sentenza – proseguono i due avvocati – accerta che voleva commissionare all’esterno l’omicidio per non pagare i danni derivanti dal precedente processo. Una situazione gravissima, nella quale l’imputato voleva uccidere per denaro. Ora nessuno garantisce alla signora che Fabbri non lo rifaccia, è in una situazione di non protezione”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com