Politica
15 Dicembre 2017
Dopo la "fine di un incubo", si chiedono pene esemplari. Fabbri (Ln): "La sua storia serva da monito: fuori i clandestini" 

Arresto Igor, il plauso della politica: “Feroce assassino assicurato alla giustizia”

di Redazione | 4 min

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Il sindaco Tiziano Tagliani apprende “con soddisfazione” la notizia dell’arresto di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, avvenuto in Spagna, “anche se purtroppo dopo un cruento conflitto a fuoco che è costato la vita ad altre tre persone”.

“Una scia di sangue e di morte, dunque, che si allunga dolorosamente dietro questo feroce assassino – commenta Tagliani -, dopo la sua fuga dall’Italia costata la vita a Davide Fabbri a Budrio, alla nostra guardia volontaria Valerio Verri e al grave ferimento del nostro agente della Polizia provinciale Marco Ravaglia”.

Pur “nel dolore anche per queste altre vittime e per i loro familiari”, il sindaco vuole “esprimere il mio plauso per un’operazione di Polizia che ha posto fine alla latitanza di un pericoloso e spietato criminale, che ora è finalmente assicurato alla giustizia”.

La Lega Nord approfitta dell’arresto per chiedere “l’espulsione dall’Italia di chi non ha diritto di restare e certezza della pena perché fatti del genere non possano ripetersi mai più”. “Finalmente il killer è stato arrestato: ora paghi per il male che ha fatto a tutte le vittime dei suoi crimini – annuncia Alan Fabbri, capogruppo regionale della Lega Nord -. La sua storia deve servire da monito: era clandestino e viveva da fantasma dopo ben due decreti di espulsione mai applicati, completamente libero di ricominciare a compiere i suoi efferati crimini”.

Per l’esponente del Carroccio è evidente “che la storia di questo criminale deve farci aprire gli occhi sulla presenza, nel nostro Paese, di soggetti, sempre più numerosi, che vivono senza identità, prodotti della sciagurata gestione dell’immigrazione da parte del governo e che, come dimostrano ogni giorno le cronache, entrano nei circuiti della criminalità e risultano poi difficilissimi da identificare e catturare”.

Se a questo aggiungiamo “l’incertezza della pena che contraddistingue il nostro Paese ne deriva un mix pericolosissimo che può generare ‘mostri’ come il killer di Budrio – continua Fabbri -. Per questo è fondamentale cambiare direzione: il controllo del territorio deve essere costante e serrato, l’immigrazione concessa solo a chi ne ha diritto e chi vive nell’illegalità deve essere immediatamente espulso”.

Ma non basta. “Mai come in questo caso va garantita la certezza della pena – prosegue il leghista : se le accuse nei confronti di Feher verranno confermate, la condanna deve essere esemplare e senza sconti di alcun genere, a partire da quelli previsti per chi si avvale del rito abbreviato, che la Lega ha tentato di far abolire con una legge affossata al Senato proprio due giorni fa”.

Igor il russo ha confermato, anche in Spagna, la sua pericolosità. Nell’operazione di cattura sono morte altre tre persone tra cui due agenti della Guardia Civil: “Un ringraziamento particolare va a tutte le forze dell’ordine, italiane e anche spagnole, che non hanno mollato la presa sul caso, durante tutti questi mesi e che hanno collaborato alla cattura, mettendo a repentaglio la loro vita”, conclude il capogruppo.

Più trionfalistici i toni usati dal segretario comunale del Pd Luigi Vitellio: “È la fine di un incubo che è costato troppo sangue innocente. La giustizia ha vinto. Grazie alle forze dell’ordine italiane e spagnole e un abbraccio a tutte le famiglie che piangono i propri cari”.

Anche il sindaco di Ostellato, Andrea Marchi, commenta su Facebook l’arresto del “bandito che ha lasciato una scia di sangue e dolore nelle nostre comunità ed ha terrorizzato queste terre con il pensiero della sua presenza. Ora è il momento della giustizia umana e del pensiero a quanti hanno trovato morte e dolore per la scellerata follia di chi non ha in conto il valore della vita”.

Il primo cittadino di Argenta, Antonio Fiorentini – che ha avuto un faccia a faccia con il killer nel 2010 quando è stato affrontato e rapinato da uno sconosciuto con casco e ascia – ammette che “è finito un incubo, ma la giustizia sarà assicurata solo quando finirà i suoi giorni in galera. Ancora una volta il primo pensiero va al dolore delle famiglie colpite da questo criminale ieri e purtroppo anche oggi. Abbiamo retto anche a questa dura prova, a quei mesi terribili, perché siamo una Comunità”.

Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini si congratula poi con le forze dell’ordine: “È la fine di un incubo, in particolare per le nostre comunità. La notizia della cattura di Norbert Feher, noto anche come il Igor il Russo, premia l’impegno delle forze di polizia, non solo italiane, che in questi mesi non hanno mai smesso di cercare un uomo che anche nella fase della sua cattura ha dimostrato ferocia e spietatezza. Niente potrà cancellare il dolore dei familiari delle vittime, ai quali rinnovo la mia vicinanza personale e dell’intera Regione ma la garanzia che la giustizia riesce a fare il proprio corso con impegno e determinazione è un segnale importante per la vita di tutti noi e il convivere civile”, ha detto

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