di Simone Pesci
Doveva essere una manifestazione per la sicurezza della Lega Nord, ma di fatto è stata la manifestazione per la sicurezza di tutte le opposizioni. Il richiamo di Nicola Lodi ha infatti radunato in piazza XXIV Maggio anche Matteo Fornasini (Fi), Alessandro Balboni (FdI), Lorenzo Marcucci (M5S), e una rappresentanza di Gol. Perché, come esclama Lodi, questo è “il segnale di unione dell’opposizione e dei ferraresi nei confronti di un’amministrazione fallita”.
Uniti nel percorrere l’anello attorno l’Acquedotto insieme a 200 persone, richiamando i residenti affacciati alla finestra e attaccando il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore per la sicurezza Aldo Modonesi, additati come “i responsabili di tutta questa situazione”.
“Era un quartiere di nobili – commenta il leghista Nicola Lodi – ora nessuno vuole più venire qui. Non vogliamo fare ronde, ma passeggiare armati di fischietti. Modonesi dice che sarebbe venuto qua, era invitato ma stasera né lui né Tagliani ci sono”.
Presente, per la Lega, anche il consigliere comunale Giovanni Cavicchi – “stanco perché siamo di fronte a un muro di gomma, per l’Amministrazione parliamo e facciamo sempre male” – e il consigliere regionale Alan Fabbri, per il quale il tema della sicurezza ha certificato “il fallimento” della giunta Tagliani, che è mancata “in concretezza e lungimiranza: la sicurezza non ha colori, ma è un diritto che va garantito”.
Gli stessi termini con cui si pronuncia il consigliere pentastellato Lorenzo Marcucci che definisce “lacrime di coccodrillo” le ultime dichiarazioni del duo Tagliani-Modonesi, che continua a chiedersi dove hanno sbagliato. Una risposta che prova a suggerire Matteo Fornasini: “Avete sbagliato dicendo per anni che si trattava solamente di percezioni soggettive. C’è chi sta dalla parte degli spaccini e chi, come noi, sta a fianco delle forze dell’ordine: chiediamo più presidi, più risorse per l’addestramento della polizia municipale e misure efficaci affinché gli spacciatori si sentano ospiti indesiderati in questa città”.
Alessandro Balboni parla di paura elettorale “che fa svegliare improvvisamente un’Amministrazione che ha sempre negato”, e che ha aperto gli occhi “solamente quando ci sono stati i casi dei ragazzi morti di overdose”.
Mentre l’ultima aggredita all’acquedotto, Sandra Maestri, parla in collegamento con una trasmissione televisiva pochi metri più in là, Naomo Lodi sferra l’ultimo attacco di serata: “Palaspecchi, esercito… la differenza fra gli assessori che dicono che fanno le passeggiate notturne e noi è che loro chiacchierano, mentre noi facciamo i fatti e siamo qui. Ci stanno ammazzando, nel 2019 devono andare tutti a casa”.
Poi svela l’ultima iniziativa studiata dalla Lega: “Siamo pronti a passeggiare per le strade del quartiere alle 2 e alle 3 di notte per disturbare gli spaccini”.
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