Comacchio
4 Dicembre 2017
Una città lagunare omertosa, violenta e malavitosa, “nel buco del c*** del mondo”

La ‘Comacchio violenta’ dell’ispettore Coliandro

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Grido d’allarme della Fp Cgil sulla sanità pubblica

La Fp Cgil di Ferrara lancia un grido d'allarme sulla situazione critica della sanità pubblica nel nostro territorio. "A poche settimane dall'inizio delle ferie estive - scrivono -, i reparti e i servizi dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria sono ancora privi dei necessari rinforzi"

Lavoro nero nel Ferrarese: scoperti 9 dipendenti irregolari in 5 esercizi commerciali

Nel corso delle recenti festività primaverili, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara ha intensificato i controlli contro il lavoro sommerso, effettuando una serie di interventi mirati presso esercizi commerciali sparsi sul territorio estense e trovando nove lavoratori in nero presso cinque esercizi commerciali

di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Un sindaco con un passato da ‘pappone’, corrotto e affaccendato a favorire le speculazioni edilizie di finanziatori frettolosi di riciclare denaro sporco in un moderno centro commerciale sulla costa, lì dove il piano regolatore non lo consentirebbe. “Facciamo qualche modifica, da agricola la rendiamo edificabile” la soluzione del generoso primo cittadino – soprannominato ‘magna-magna’ – di fronte al pressing dei disonesti. “La valle è nostra, qui controlliamo noi”.

Tutto ciò in una Comacchio omertosa, violenta e malavitosa, “nel buco del c*** del mondo”. Un quadretto non particolarmente generoso quello riservato alla cittadina lagunare dagli sceneggiatori dell’ultima puntata de L’ispettore Coliandro, la serie Rai diretta dai Manetti Bros cucita addosso al personaggio di Carlo Lucarelli, quel Coliandro tanto spazientito dalle ‘strade verso il nulla’ che costeggiano le valli comacchiesi e argentane.

‘La fine del mondo’ – per l’appunto – il titolo della puntata andata in onda venerdì 24 novembre, girata nella cittadina dei Trepponti a giugno scorso anche nell’ufficio del vero sindaco di Comacchio, Marco Fabbri.

“La produzione Rai della fiction l’Ispettore Coliandro ha piacevolmente ‘occupato’ il mio ufficio per girare alcune scene della nuova serie. Continua la promozione per Comacchio” scriveva Fabbri. Una promozione bizzarra, colorita, diversa da quella vista in occasione di altre produzioni televisive e spot girati in zona, ma pur sempre promozione. In stile Coliandro. O in stile Manetti Bros, i due registi che non hanno convinto proprio tutti i comacchiesi e basso-ferraresi, a giudicare da quel che si leggeva in giro sui social all’indomani della messa in onda.

“There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about” direbbe Oscar Wilde: “bene o male, purché se ne parli”. Un detto che, per stavolta, Comacchio si farà bastare.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com