Era stato trovato con una tessera sanitaria non sua e per questo è finito a processo per ricettazione. Si è però risolta nel migliore dei modi la disavventura processuale di B.S., 28enne di nazionalità slovacca, fermato dalla Polizia nel 214 a Ferrara per un controllo.

L’uomo non aveva documenti di identità con sé e venne portato in questura per l’identificazione. Dalle impronte digitali gli agenti risalirono alla sua identità. Ma in tasca gli trovarono anche una tessera sanitaria che risultava oggetto di un furto avvenuto in provincia di Vicenza messi prima.

Da qui la denuncia per ricettazione e il relativo processo instauratosi davanti al giudice Landolfi.

In aula ha parlato un’agente dell’ufficio passaporti, facendo sapere che dopo quella denuncia non vennero fatte ulteriori indagini tese a collegare l’imputato al passaggio di mani delle tessera. Lui ha dichiarato di averla trovata per terra, nei pressi di un distributore di sigarette. Se la mise in tasca (forse, si può concedere) con l’intenzione di portarla all’ufficio cose smarrite e poi se ne dimenticò. Di certo – ha assicurato – non sapeva che fosse stata rubata.

Alla fine della discussione il pm ha chiesto 8 mesi di condanna e 150 euro di multa, mentre l’avvocato difensore Emiliano Mancino ha avanzato richiesta di assoluzione.

Il tribunale lo ha assolto per non aver commesso il fatto.