Terre del Reno
9 Novembre 2017
Rinvio a ottobre 2018 per la bancarotta da quasi 500mila euro

Crac Bonzagni, il processo tra un anno

di Daniele Oppo | 1 min

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(archivio)

Dosso. Ottobre 2018. Inizierà fra poco meno di un anno il processo per il crac della “vecchia” Manifatture Bonzagni, che vede imputato Raffaele Bonzagni, ex amministratore delegato dell’azienda.

L’imputazione è per bancarotta distrattiva e a Bonzagni – difeso dagli avvocati Alberto Bova e Massimo Bissi – sono contestati quattro capi d’imputazione per un totale di quasi 500mila euro che, secondo il pm Isabella Cavallari, sarebbero stati sottratti all’azienda dirottandoli verso altre imprese, il cui fallimento si è costituito parte civile tramite l’avvocato Marco Linguerri (sostituito in udienza dall’avvocato Silvia Fasolin).

Mercoledì mattina, davanti al collegio composto dai giudici Vartan Giacomelli (presidente), Debora Landolfi e Sandra Lepore (a latere), si è tenuta l’udienza filtro per l’ammissione delle prove. L’udienza è stata poi aggiornata al 3 ottobre dell’anno prossimo per l’avvio dell’istruttoria con l’escussione dei testi del pm e della parte civile e l’esame dell’imputato.

Bonzagni è anche imputato insieme ad altre otto persone per una frode fiscale – le cosiddette “frodi carosello” – da diverse centinaia di miglia di euro in cui sono coinvolte sia la Manifatture che altre società, e che sono almeno in parte l’altro risvolto penale del crac.

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