Occhiobello
8 Novembre 2017
La casa di cura “Santa Maria Maddalena” diventa la prima realtà sanitaria in regione dove viene utilizzata

Alluce valgo, un’innovativa tecnica chirurgica arriva a Occhiobello

di Redazione | 2 min

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Il dott. Michele Risi

La casa di cura “Santa Maria Maddalena” diventa la prima realtà sanitaria in regione dove viene utilizzata la tecnica operatoria mininvasiva percutanea “Pbs” (Percutaneous Bianchi System) per la correzione dell’alluce valgo e delle patologie associate dell’avampiede.

“Grazie all’utilizzo di piccole frese chirurgiche di derivazione odontoiatrica, che vengono introdotte attraverso incisioni della cute di 2-3 millimetri, è oggi possibile eseguire la correzione delle deformità dell’alluce e delle dita del piede – spiega il dottor Michele Risi, chirurgo ortopedico specialista in chirurgia del piede e della caviglia -. L’intervento è eseguito in day hospital e dopo poche ore è concesso l’appoggio del piede a terra con una speciale scarpa ortopedica. La tecnica si avvale dell’uso di un particolare apparecchio radiologico che consente il monitoraggio costante delle fasi dell’intervento sulle ossa”.

In Italia 5 donne su 10 soffrono di disturbi causati dall’alluce valgo: si tratta di un’anomalia che deforma l’alluce verso l’esterno e che spesso costringe la persona a camminare in modo scorretto. O addirittura causa di veri problemi di deambulazione quando il dolore si estende anche sotto la pianta del piede.

“La tecnica consente, con opportuni accorgimenti, di intervenire su tutte le patologie dell’avampiede: alluce valgo, ma anche dita a martello, metatarsalgia e quinto metatarso varo e anche alcune  patologie del retropiede come fascite plantari e Morbo di Haglund – aggiunge il dottor Risi -. Il servizio che ho avviato presso la casa di cura Santa Maria Maddalena prevede attualmente una seduta operatoria settimanale per circa quaranta interventi al mese ed è collegato all’associazione professionale “Pbs” che raggruppa una decina di chirurghi italiani esperti della chirurgia percutanea mininvasiva del piede. L’obiettivo è diventare, in questo ambito, un centro di riferimento per il nordest”.

La tecnica percutanea mininvasiva del piede è nata negli Stati Uniti, guadagnando in breve tempo molto consenso tra i pazienti affetti dalle principali malattie dell’avampiede ed affermandosi, grazie al contributo dei chirurghi PBS, sempre di più come valida ed efficace soluzione ai tanti problemi del piede. Da quando è stata introdotta in Italia è stata usata su oltre 60.000 pazienti che hanno potuto recuperare una più corretta deambulazione.

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