Ilaria Morghen
“Il degrado a Ferrara sta raggiungendo livelli di indecenza”. Nell’ambito dei rifiuti, Ferrara paga lo scotto di carenze gestionali “pesanti ed evidenti” secondo la consigliera Ilaria Morghen (M5S), che dalla sua pagina Facebook interviene a commento del ‘tour dell’immondizia‘ del nostro lettore Michele Sabattini.
Un brutto vedere che “a Ferrara non è imputabile al Movimento, come avviene a sproposito a Roma”, uno “stratagemma di guerriglia urbana noto in tutti i paesi europei dove il livello di insoddisfazione civica è palesemente cresciuto”.
Morghen non fatica ad individuare i responsabili di tale disagio civico: “Questa e altre amministrazioni emiliane, la cui evidente pronosupinazione all’interesse economico della multiutility Hera e la distanza dalla consultazione democratica attraverso lo strumento referendario si sta manifestando con i suoi effetti più drammatici”.
“La nuova direzione Atersir in capo al sindaco Tagliani – aggiunge la consigliera – è riprovevole, e non lo affermo io: mi sono limitata a leggere la recente Delibera Anac 626/2017 firmata da Raffaele Cantone sul malaffare di Hera e Atesir”.
Un documento di cui la stampa non ha dato notizia, sottolinea Morghen, che rimedia riportando “un breve elenco delle imputazioni in questione: violazione della normativa vigente sui contratti con un improprio vantaggio per la società affidataria, violazione dei principi di efficacia dell’azione amministrativa, sottrazione di risorse significative al mercato, violazione della normativa vigente l’affidamento diretto a cooperative sociali, inserimento illegittimo di clausole nei bandi di gara”.
Per il ben più corposo elenco di inadempienze normative che ho elencato, l’Anac ha richiamato all’interessamento di competenza le Procure Regionali”.
“Ci pare che quello dei mezzi di comunicazione sia un preoccupante silenzio, come ci saremmo aspettati un pronunciamento in merito da parte di Tagliani, tuttavia non pervenute in sede consigliare, né tramite l’assessora all’ambiente né quello al bilancio. Nel frattempo – conclude – provvediamo noi ad informare la città di Ferrara del gravissimo pronunciamento dell’Anac, anche per orientare i cittadini sul perché sia in corso una così grave gestione della raccolta rifiuti riconducibile a difetti di amministrazione e irregolarità in merito alla normativa del codice dei contratti”.
“Abbiamo provveduto inoltre a chiedere quale sia il tasso di crescita di abbandono improprio dei rifiuti dall’introduzione delle calotte. Confidiamo in una pronta e veritiera risposta dell’amministrazione, comunque verificabile dallo spettacolo dell’immondizia abbandonata ovunque sul territorio”.
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