Comacchio
6 Ottobre 2017
Il sindaco replica al centrosinistra: "Scarsa conoscenza dell'accordo di programma di rigenerazione turistico ambientale della costa"

Fabbri contro il building watching: “Nuove strutture senza consumo di suolo”

di Redazione | 3 min

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Comacchio. “Chi parla di building watching denota una miopia politica sorprendente”. Il titolo a cui può ambire la città di Comacchio secondo il centrosinistra lagunare non piace proprio al sindaco Marco Fabbri che, partendo proprio dal consumo di suolo lamentato dal Circolo del Delta di Sinistra Italiana e dalla segreteria di Rifondazione comunista, si dice “sorpreso dalla scarsa conoscenza dell’accordo di programma di rigenerazione turistico ambientale della costa, in quanto il progetto prevede l’utilizzo di una ingente mole di diritti destinati dal Prg ad altri usi, più impattanti e non direttamente connessi alla ripartenza della filiera ricettiva, con un saldo dei diritti edificatori di  46mila mq”.

“Ad incidere negativamente sulle prospettive di sviluppo di un territorio a vocazione turistica, quale è il nostro, è stata la forte speculazione edilizia degli ultimi decenni – analizza il primo cittadino -: un piano regolatore ormai obsoleto, approvato dall’allora amministrazione sostenuta anche dalla sinistra, unito all’incapacità degli apparati politici di fare programmazione a lungo raggio delle previsioni edificatorie, ha generato la corsa all’attuazione delle volumetrie, a sua volta rapidamente realizzate”.

“Tornare ad essere competitivi implica inoltre il superamento di certe criticità datate, che da tantissimi anni il territorio si trascina, ma significa anche porsi il problema dell’occupazione e del lavoro – prosegue Fabbri -. Parliamo tanto per fare un esempio della rete fognaria, che nel tempo ha subito un progressivo, incessante sovraccarico, senza che ai costruttori fosse mai stato chiesto di farsi carico del necessario potenziamento della rete stessa, lasciando loro solo benefici, ma non i necessari oneri. L’amministrazione comunale, sin dal mio primo mandato ha voluto invertire da subito la tendenza, dopo tanto lassismo e miopismo di chi in passato a livello politico esercitava ruoli decisionali, di comando. C’è sempre stata inerzia a prevedere strategie di sviluppo che accogliessero la riconversione e la riqualificazione delle seconde case”.

Dieci sono le azioni contemplate dall’accordo, “a partire dal progetto di messa in sicurezza idraulica dei lidi nord – spiega il sindaco -. Sono previsti anche la riqualificazione degli ambiti urbani di Porto Garibaldi e del Lido degli Estensi, il rilancio dell’offerta ricettiva e per l’incremento dei servizi alla navigazione turistica, sia marittima che in acque interne. Fanno parte dell’accordo di programma anche le linee di intervento volte alla realizzazione della Cittadella dello sport, che sta sorgendo al villaggio Raibosola, ma anche la ricostruzione del sistema dunoso costiero, la valorizzazione della pesca tradizionale e la realizzazione di strutture ricettive all’aria aperta senza consumo di suolo, ma con la messa a dimora di centinaia di alberi e, cosa non secondaria, con un incentivo all’occupazione di non poco conto. Nuove strutture ricettive significa principalmente anche creare nuovi rapporti di lavoro”.

Non meno significativo, secondo il primo cittadino, “è il traguardo sfociato lo scorso anno nella sottoscrizione del Patto per il Lavoro “Progetto Comacchio 2015-2020.” Si tratta di una tappa strategica del percorso di sviluppo del territorio, delineata in una ventina di linee di intervento, condivise con la Regione, con la Camera di Commercio di Ferrara, con il Parco del Delta, con numerosi altri enti pubblici e privati, nonchè con sindacati ed associazioni di categoria”.

“Chi parla di building watching denota una miopia politica sorprendente – ribadisce Fabbri -. Coloro che ora puntano il dito, possono spiegarci – conclude il sindaco – quale è stata in questi anni la loro proposta per creare sbocchi occupazionali?”.

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