Immaginatevi di svegliarvi una mattina e trovare le foto del vostro profilo social su un sito per adulti senza il vostro consenso, sembra un film dell’orrore ma è quello che sta succedendo a migliaia di donne in Italia. Dopo il gruppo “mia moglie” arrivano le prime denunce sui social, da parte delle vittime, di un ulteriore sito web in cui vengono scambiate e pubblicate foto di persone totalmente ignare.
Il gip ha sottolineato il "rilevantissimo numero di reati contro la pubblica amministrazione" al quale ci si trova di fronte, ma anche "una lunga serie di corruzioni, proprie ed improprie, nonché di falsi in atto pubblico", tutti commessi tra la fine del 2018 e il maggio del 2019
"È difficilissimo avere garanzie, si tratta di un cantiere molto rilevante e noi chiediamo che sia altrettanto rilevante l'azione di controllo a tutela dei cittadini da parte degli enti competenti". Sandra Travagli, portavoce del gruppo informale di cittadini contro la costruzione della centrale a biometano a Villanova, ribadisce ancora un volta la necessità di trasparenza per l'iter autorizzativo che coinvolge il nuovo impianto
Durante l’estate 2025, CADF – La Fabbrica dell’Acqua ha rinnovato il proprio impegno educativo sul territorio, proponendo un ricco calendario di attività rivolte a bambine, bambini, ragazze e ragazzi dai 6 ai 13 anni
Si allarga l'inchiesta per le morti sospette all'ospedale Mazzolani-Vandini di Argenta. Oltre all'infermiere 44enne Matteo Nocera, oggi in carcere, sotto indagine per omicidio volontario aggravato, maltrattamenti aggravati, falso in atto pubblico ed esercizio abusivo della professione, la Procura di Ferrara ha iscritto nel registro degli indagati anche due dottoresse
Berra. Nel corso di un’operazione notturna di controllo del territorio a Berra condotta dalla Polizia provinciale in collaborazione con i volontari dell’Unione Pescatori Estensi (Upe), sono stati sorpresi alcuni bracconieri che a bordo di due gommoni stavano posizionando alcune centinaia di metri di rete nel corso d’acqua Derivatore Berra.
Pur essendosi dati alla fuga all’arrivo della pattuglia, è stato però possibile trovare il materiale lasciato sul posto. Ci sono volute, infatti, due ore per togliere dall’acqua quasi 800 metri di reti e per recuperare due gommoni, oltre a liberare un quintale di carpe di grosse dimensioni.
“Ringrazio i volontari dell’Upe e i colleghi – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – per la meritoria attività svolta a difesa del rispetto delle regole e della legalità anche nel campo della pesca. Purtroppo non siamo riusciti a catturare i bracconieri – prosegue – ma con il sequestro delle reti e dei gommoni e con la mancata cattura del pesce è stato possibile comunque interrompere un’azione illegale. Continueremo – conclude Castagnoli – con ogni mezzo per contrastare questa pratica che devasta la fauna ittica dei nostri corsi d’acqua”.
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