La ferrarese Ilaria Baraldi, già consigliere comunale a Ferrara, entra a far parte della nuova Segreteria regionale del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, guidata da Luigi Tosiani, riconfermato segretario. A Baraldi sono state affidate le deleghe su Diritti, Pari opportunità e Terzo settore
Con un intervento dal tono netto e critico, il centese Marco Mattarelli, presidente del Comitato Verso Italexit, ha lanciato un duro attacco all'Unione Europea e alle politiche economiche italiane
Al momento dell’accertamento, il trasportatore, facente capo a una ditta con sede a Prato, ha esibito una bolla di accompagnamento attestante una cessione fra due aziende toscane, che ha indotto i militari a effettuare approfondimenti sulla genuinità della documentazione
Parlando di infrastrutture, De Pascale ha detto che gli investimenti per potenziare la A13 e la SS16 devono arrivare al più presto. E, nominando la Cispadana, ha rivolto un appello a Salvini
Speranza per una nuova fase ma anche l'incognita di non avere (per ora) un piano per il futuro. Chi lavora alla Vm è diviso tra questi due sentimenti in attesa dell'incontro di lunedì 15 settembre nel quale la nuova proprietà, Marval, dovrebbe dare informazioni aggiuntive in merito alle idee che ha sull'aziende recentemente acquisita
“I nostri soldi non si sono volatilizzati, sono finiti in altre tasche. Non so di chi, ma so che il decreto l’ha firmato il Pd. E questo non lo chiami un ladro?”. Non ritira le accuse l’azzerata ferrarese Giovanna Mazzoni, portabandiera dei No Salvabanche, diventata famosa in tutta Italia da sabato scorso per aver contestato Matteo Renzi alla festa dell’Unità di Bologna.
“Se mi sono pentita di quello che ho detto? No, anzi, sono contentissima di averlo fatto e della polemica che ne è scaturita. Ora il mondo sa di questa cancrena che sta logorando la città: con questi provvedimenti strazianti e aberranti, siamo ai livelli di esproprio delle leggi razziali del’38“. Se questo è un uomo, se questo è un ladro, se questo è un azzerato… ma qual è il nesso con una delle pagine più buie della nostra storia?
“Con le leggi razziali, gli ebrei sono stati costretti a chiudere bottega e conti correnti. Tra centinaia di banche in difficoltà, il governo ha scelto proprio la mia e quella di 130mila risparmiatori per emanare il bail-in e prendersi i nostri soldi – attacca la Mazzoni -. Il decreto è stato voluto e studiato a tavolino da funzionari ministeriali, ma si poteva prevedere che sarebbe stata una violazione palese dei diritti commerciali e morali“.
In che senso? “Il rapporto tra debitori e creditori ha delle logiche precise, noi creditori dobbiamo stare zitti e non conosciamo i nomi dei debitori, né come siano stati ricollocati nelle good bank – sottolinea l’ex risparmiatrice -. Ma far pagare ai partecipanti all’impresa dei delitti, reati, inadempienze e collusioni di interesse fatti da altri soggetti è fuori da ogni principio di diritto morale. Così si nascondono certi personaggi e rapporti che ci sono e rimangono sconosciuti. Nessuna attenutane per loro”.
“Cosa avrebbe dovuto fare il governo? Avrebbe dovuto gestire il problema, dire che ha fatto una cappella e rimediare – spiega Giovanna Mazzoni -. Il ministro dell’Economia Padoan, dopo la liquidazione coatta delle due banche venete, ha detto che la questione è chiusa. Ha anche detto che il Salvabanche era un ‘fatto esogeno e inevitabile’, ma cosa hanno fatto in questi anni per dire che le jeux sont faits? I manager ci prendono in giro, il partito di maggioranza improvvisa, Capitanio e Blandini continuano a tacere. Per non parlare di Bankitalia, se fossi stata in Visco mi sarei dimessa il giorno dopo”.
Dopo il lungo elenco delle accuse, arriva il momento delle richieste. “Vogliamo sapere dove sono i nostri soldi, i risparmi di una vita di chi ha dato fiducia alla banca della sua città – parte in quarta l’azzerata -. Vogliamo avere un interlocutore, vogliamo capire da chi recuperare il nostro denaro e quindi la nostra dignità. E vogliamo una statistica precisa dei clienti offesi, una sorta di censimento con indicazioni sociali per capire quanti di loro siano poveri, poverissimi o mediamente poveri. Sa che 820 persone nel 2017 in Italia si sono suicidate per motivi economici? E qui c’è l’aumento di capitale come fossimo polli”.
La rabbia c’è, ma non è l’unico sentimento post contestazione. “Sono indignata e tante persone come me hanno condiviso il senso dell’umiliazione – riferisce la Mazzoni -. Io mi ritengo superiore e vado avanti nella battaglia, ma voglio mettere in chiaro che la contestazione non era un’azione programmata. Renzi parlando delle banche ha declinato ogni responsabilità, e io ho reagito. L’uomo è abituato a essere circondato da una platea che applaude, osanna e fa la standing ovation, poi taccia me che ho qualcosa da recriminare. Poteva guardarmi in faccia e dirmi civilmente, non da bulletto, “capisco il suo disagio, noi stiamo facendo questo e questo”. E invece…”.
E invece “voi avete rubato” lo deve dire a sua sorella. “Ma se non ce l’ho neanche! – tenta di stemperare la tensione la Mazzoni -. Mi hanno riferito che questo modo di dire, in Toscana, equivale a un vaffanculo. Un fatto ancora più grave, potrei denunciarlo per oltraggio“.
IL VIDEO DI GIOVANNA MAZZONI INTERVISTATA DAI NO-SALVABANCHE
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