Economia e Lavoro
18 Luglio 2017
L’annuncio di Tagliani a FestUnità. Assunzione di 40 nuovi addetti entro il 2017

Versalis investe 250 milioni in un nuovo impianto a Ferrara

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Mattia Vallieri

Dall’incontro con il vice ministro dell’economia Morando al futuro economico di Ferrara. L’intervista del direttore di Estense.com Marco Zavagli al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani sul palco della FestUnità porta con sé una grande novità.

“Ho letto che si sono lamentati che l’incontro con Morando non fosse pubblico ma quello non era una festa di compleanno che invito i miei amici e non abbiamo bisogno delle solite liturgie che non aggiungono nulla al dibattito” introduce il sindaco rispondendo in maniera velata alle polemiche del consigliere forzista Anselmi, spiegando inoltre che “gli incontri con Morando sono stati preceduti da dibattiti pubblici e se qualcuno aveva qualcosa da mettere sul tavolo quello era il momento giusto. L’Emilia Romagna nel suo complesso sta crescendo molto ma non in maniera diseguale, per questo abbiamo chiesto alla regione di aiutare anche chi è rimasto indietro ed il Patto per Ferrara servirà proprio per far agganciare il treno anche agli ultimi vagoni”.

Dall’incontro con Morando sono emerse le varie ipotesi di aiuto per Ferrara. “Tra queste – ribatte Zavagli – ho letto dell’ipotesi di inserire la nostra città in una Zona economica speciale, vale a dire, senza voler essere offensivo, che siamo al livello del Terzo Mondo”

“Parlare di Zes è stata una provocazione utile alla negoziazione, perché in politica vanno lanciati messaggi ad alta voce per farsi ascoltare – ribatte Tagliani -. Il disegno che ci ha proposto il governo è quello dell’Area di crisi economica industriale, con la previsione di forti investimenti nella formazione”.

Ma se è chiaro dove Ferrara vuole arrivare (agganciare le consorelle regionali nel percorso di sviluppo), non è altrettanto chiaro da dove si parte. “Ferrara una volta – ricorda il giornalista – era la città di Carife, Coopcostruttori, Berco, Bbs-Riva, Stayer, Alcoa ecc. ecc. Oggi cos’è rimasto? Possiamo sapere fino a che punto siamo scesi?”.

“Ricordo – risponde il sindaco – che anche in periodi più floridi dal punto di vista economico avevamo chiesto all’Europa l’obiettivo 2 a causa di un deficit occupazionale”. È la formazione, assieme al debole tessuto della pmi locale, l’anello debole che ci fa perdere il treno dell’Emilia-Romagna secondo il primo cittadino, che ricorda che “esistono investitori che arrivano a Ferrara ma la dinamica occupazionale non segue quella degli investimenti. Proprio sulla formazione si è parlato con Morando e gli altri interlocutori, per stendere un piano capace di offrire finanziamento per 7 milioni di euro su questo fronte”.

E a proposito di investimenti arriva una grande novità, un intervento forse senza precedenti per Ferrara: “entro il 2017 Versalis inaugurerà il nuovo reparto elastomeri investendo 252 milioni di euro, assumendo 40 nuove persone”.

Una notizia che va in controtendenza rispetto alla situazione attuale del petrolchimico e dell’industria in generale a Ferrara. È lo stesso Tagliani a ricordare che “a Ferrara la rete di impresa è molto modesta e fin dagli anni ’30 le grandi imprese erano calate dall’alto con grandi player internazionali. Non abbiamo una rete fitta di pmi che ci permette di reggere all’urto della crisi economica. In queste settimane ho inaugurato 3 nuovi negozi enogastronomici ma noi non possiamo vivere solo di questo perché non siamo Venezia, abbiamo bisogno di una pluralità e diversità di imprese”.

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