Attualità
7 Giugno 2017
Nessuna segnalazione in città, ma c'è chi è andato nel panico. L'incendio è stato domato e non ci sono rischi per la salute

“Nube tossica a Marghera”, l’allarme rimbalza anche a Ferrara

di Redazione | 2 min

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“C’è una nube tossica a Marghera, io per sicurezza non porto i bambini a scuola”. E’ bastato l’allarme di un incendio nella sottofrazione di Mestre per generare il panico anche a Ferrara, a 100 chilometri di distanza dal luogo del rogo. A parte la paura immotivata di qualche mamma troppo apprensiva, nella provincia ferrarese non sono giunte segnalazioni all’Arpa Emilia Romagna né ai vigili del fuoco di Ferrara.

La situazione è sotto controllo anche nel vicino Veneto. L’incendio di vaste proporzioni ha interessato un capannone per il trattamento di rifiuti ingombranti della società Ecoricicli controllata da Veritas. Quattro dipendenti sui cinquanta visitati dal Suem (il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica, ndr) sono stati portati in ospedale per controlli.

Le fiamme hanno sollevato una alta colonna di fumo nero, visibile anche da chilometri di distanza. Nonostante la preoccupazione scatenata dall’avvistamento del denso fumo nero, gli accertamenti dell’ Arpa sulla qualità dell’aria hanno stabilito che non sussiste alcun pericolo per la popolazione.

A generare il panico sono stati anche dei falsi messaggi pubblicati in rete e via social. Il testo in effetti era abbastanza allarmante: “Arpav e Protezione Civile raccomandano di mantenere chiuse le finestre e di non uscire all’esterno degli edifici se non indispensabile pertanto, a scopo precauzionale, vi invitiamo ad attenervi a tali indicazioni. Per chiarezza la colonna di fumo al momento sta interessando le zone di Chirignago e Spinea, ma nel caso la direzione dei venti cambiasse non dobbiamo farci trovare impreparati”.

Si tratta di informazioni del tutto scorrette, smentita dalla stessa Veritas che ha subito corretto la bufala:  “Una prima imprecisione è che il Simage ha diffuso sms di tutt’altro tipo, con indicazioni comportamentali del tutto opposte. Non ci sono ricadute né a Chirignago, né a Spinea, di più le centraline di rilevamento dei venti davano intensità di 2,2 m/s, direzione da N/NE, classe di stabilità E (ovvero condizioni stabili), quindi in nessun caso la nube poteva andare a Nord o a Ovest.

“Terza e più pesante imprecisione – secondo quanto riportato dalla Veritas – è che nessun ente ha dichiarato una emergenza relativa ad un incidente chimico rilevante, nel caso sarebbero stati attivati gli allarmi sonori, ovvero le sirene esistenti nelle zone di Marghera, Malcontenta e Mira. L’impianto di Eco-Ricicli, in particolare la sua sezione che tratta gli ingombranti, non rientra certamente nelle industrie a rischio”. Insomma, nessuna paura: a domare le fiamme ci hanno già pensato i vigili del fuco.

 

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