Economia e Lavoro
24 Maggio 2017
Lunedì sera l'incontro tra azienda e sindacati. Lodi (Fiom): «Cambiamenti significativi, più serenità per la trattativa sull'integrativo ma rimane nodo logistica»

La Berco respira: ridotti gli esuberi e niente cassa integrazione

di Daniele Oppo | 2 min

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(archivio)

Copparo. Riduzione molto significativa degli esuberi e abbandono della cassa integrazione straordinaria. È stato un incontro lungo durato fino a tardi ma che ha portato notizie positive quello tra il management di Berco e i sindacati nella sera di lunedì.

«L’azienda – racconta Samuele Lodi, segretario provinciale della Fiom-Cgil – ci ha comunicato che ritira la cassa integrazione straordinaria, impiegata ultimamente per 19 lavoratori. È una notizia positiva anche perché la si può tenere “buona” per altri momenti, non aveva senso sprecarla in questo modo». Altra novità è che «gli esuberi sono stati ridotti di 50 unità rispetto ai 173 che riguardavano lo stabilimento di Copparo». Al momento 58 lavoratori hanno dato l’assenso all’uscita volontaria con il ‘bonus’ da 65mila euro e l’azienda ha accettato. Ne rimangono dunque circa una sessantina. «L’azienda – rivela Lodi – si è riservata di preparare un report aggiornato indicando dove sono le aree in cui sono ancora esuberi».

«È stato un incontro positivo con cambiamenti significativi – spiega ancora il segretario Fiom – anche perché così possiamo iniziare in maniera serena la trattative per il rinnovo del contratto integrativo». Questa era una delle speranze dei sindacati, che hanno fatto presente da subito che, seppure avessero intenzioni diverse su un’eventuale mobilitazione, le richieste erano comuni: separare le questioni tra cassa integrazione – «usata nonostante le richieste di straordinario per affrontare i grandi volumi che arrivano, cosa che ovviamente confonde i lavoratori» – esuberi, rinnovo contrattuale e situazione dei lavoratori impiegati nella logistica.

Proprio in quest’ultimo settore rimangono ancora le perplessità sindacali: «Attendiamo ancora risposte importanti, per il momento non ci saranno mobilitazioni ma non le escludiamo per il futuro».

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