Economia e Lavoro
7 Aprile 2017
“Non dobbiamo subire passivamente i cambiamenti in un territorio dove possiamo considerarci veri eroi”

È Nicola Scolamacchia il nuovo presidente di Confesercenti

di Redazione | 4 min

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“Il ruolo della Confesercenti deve essere quello di non subire passivamente i cambiamenti soprattutto in un territorio dove possiamo considerarci veri eroi perché dopo i gap storici in regione si è aggiunto il fallimento Carife”. Sono queste le prime parole da presidente di Confesercenti per Nicola Scolamacchia (già ai vertici di Asshotel) che ha sostituito alla guida del sindacato di categoria Paolo Benasciutti, che rimarrà all’interno dell’organizzazione regionale con un ruolo sulla e-commerce.

Nella sua relazione introduttiva alla tavola rotonda dal titolo ‘Lo sviluppo delle infrastrutture per il rilancio del territorio’ Scolamacchia ha puntato il dito contro la politica (“le direttive europee, come la Bolkestein, vengono recepite in ritardo e male”) e ha tracciato un quadro poco roseo della situazione estense. “Scontiamo un tasso di disoccupazione in doppia cifra, un calo della popolazione e una delle più alte età media d’Europa – tuona il neo presidente -. Abbiamo ritardi nelle infrastrutture e nella rete ferroviaria e per questo guardiamo con grande interesse il piano dei trasporti regionale (Prit 2025) e la realizzazione della Cispadana che vediamo con grande favore”. Secondo Scolamacchia “la tematica della viabilità è chiave di volta per il territorio e per questo chiediamo unione a sindacati di categoria e dei lavoratori ed è un punto sul quale siamo disposti a collaborare con tutti”.

Ad analizzare gli obiettivi principali del Prit 2025 è il docente Andrea Simone che spiega come “Ferrara si trova al centro della nuova rete del Prit. La Cispadana permetterà di collegare l’A15, l’A1, l’A22, l’A13, il raccordo Ferrara-Portogaribaldi e i corridoi per l’E55 e l’E45”. Per Simone la Cispadana si può considerare a tutti gli effetti “un progetto completo e ben fatto anche da un punto di vista ambientale e del rispetto faunistico e la regione ha tutte le ragioni per dire di partire”.

Il presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni sottolinea, dal canto suo, che “il settore turistico sta rispondendo bene alle sollecitazioni anche internazionali e ci sono prospettive di sviluppo importanti, per questo abbiamo bisogno delle infrastrutture subito. Bisogna riportare al centro il ruolo delle piccole imprese e su questo noi come Camera di Commercio saremo al fianco delle aziende perché vogliamo essere partecipi del cambiamento”.

“Dobbiamo essere coesi come territorio sulle infrastrutture altrimenti sarebbe una sconfitta e se fossimo in grado di valorizzare appieno le occasioni come stiamo cercando di fare potremmo dare maggiori opportunità alle imprese” afferma il sindaco Tiziano Tagliani che orgogliosamente ricorda come “Ferrara sia la terza provincia in Emilia Romagna per investimenti pubblici sul territorio. Vedo un tessuto economico più dinamico di prima ed è fondamentale il ruolo dell’Università che richiama studenti da fuori ed è una ricchezza per la città”.

Un pensiero che coincide con quello del segretario Pd Paolo Calvano che spiega il ruolo della regione nel processo di sviluppo delle infrastrutture. “In Emilia Romagna abbiamo sposato la linea Delrio, nessun libro dei sogni ma diciamo le cose che possiamo fare e cerchiamo di realizzarle – chiosa il consigliere regionale -. Ci siamo dati delle priorità e nel fare scelte abbiamo considerato la regione come grande città che deve essere tutta collegata ed interconnessa”. L’attenzione si sposta ancora una volta sulla Cispadana e Calvano alza la polemica con il comune di Finale Emilia (“è uno scivolone il fatto che dice che non la vuole più”), mentre per la regione quella è una infrastruttura “da fare, una priorità assoluta e vogliamo partire in questa legislatura”.

“Sulle infrastrutture – conclude il segretario regionale – dobbiamo battere il chiodo tutti i giorni e far sentire la responsabilità di portare a termine gli obiettivi del Prit. Come provincia di Ferrara dobbiamo recuperare l’orgoglio di quello che siamo, trovare una nostra identità ed uscire dalla marginalità”.

Nicola Scolamacchia

Nicola Scolamacchia, 43 anni, è nato a Milano. Cresce e studia in Brianza, a 23 anni si laurea in Economia Politica all’Università Bocconi. Per 6 anni lavora con imprenditori di PMI ad elevato potenziale di crescita, supportandoli nella crescita e nell’organizzazione delle loro attività. Lascia Milano per trasferirsi a Ferrara nel 2003; nei successivi 7 anni sarà responsabile operativo per una multinazionale della logistica. Dal febbraio 2010 inizia una nuova avventura, la gestione dell’Astra Hotel di Ferrara, che gli consente di finalizzare la sua iniziale passione per l’imprenditoria. È attualmente membro della presidenza nazionale di Assohotel.

A comporre la nuova presidenza sono stati inoltre nominati: Baglioni Piercarlo, Bellotti Roberto, Beltrami Claudio, Callegarini Luca, Cavallina Andrea, Fabbri Leonardo, Finottelli Giovanni, Gavagna Luca, Guerra Amalio, Luciani Andrea, Mantovani Michele, Micai Patrizia, Mondo Valentino, Orsatti Alessandro, Osti Alessandro, Peretti Claudio, Pirani Gianluca, Ronchi Maria Chiara, Rosati Michele, Sangiorgi Sauro, Scotti Alessandra, Toschi Giuseppe, Trombini Davide e Vassalli Olivio.

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