Per due settimane la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara ospiterà a Palazzo Crema, via Cairoli 13, a Ferrara, la mostra-studio “Lo storione del Po e il caviale ferrarese. Storia e storie dall’età del bronzo alla contemporaneità”, curata dal Centro Etnografico Ferrarese e prodotta da un pool di enti capeggiati dall’Associazione Bondeno Cultura.
L’esposizione propone un articolato excursus naturalistico, storico, etnografico e gastronomico sul gigante del Po, sulle cause che ne hanno determinato la rarefazione e la quasi totale scomparsa dalle acque padane. I ritrovamenti in alcune terremare del Polesine confermano la pesca e il consumo dello storione già in Età del Bronzo.
Le testimonianze di epoca romana, l’apprezzamento riservato agli storioni dalla cucina rinascimentale, tutto rivive in mostra sino a toccare il Novecento, con le ultime catture in Po negli anni sessanta e la conseguente scomparsa dalla ristorazione ferrarese di una specialità gastronomica apprezzata a livello internazionale, il caviale ferrarese, che veniva ottenuto dalla preparazione delle uova di storioni catturati localmente.
Ora lo storione, sebbene d’allevamento, torna a far parlare di sé, soprattutto grazie ad una ricerca che ha permesso a Cristina Maresi dell’Agriturismo “Le Occare” di Runco di recuperare e riproporre al meglio la storica ricetta del caviale ferrarese, di cui verrà offerto un assaggio il giorno dell’inaugurazione dell’esposizione.
La mostra sarà corredata, in apertura e chiusura, da una serie di conversazioni e vede la partecipazione straordinaria di Ais delegazione di Ferrara, che al termine di entrambi gli appuntamenti sarà presente con un proprio sommelier per illustrare il vino più adatto ad accompagnare questo tipo di cibo, offrendo una degustazione dalle cantine “Mariotti” di Consandolo (il 17 marzo) e “Mattarelli” di Vigarano Pieve (il 2 aprile).
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