Alberone. Sono state depositate venerdì scorso due modifiche al progetto definitivo dell’autostrada Cispadana. La prima riguarda il tratto autostradale di attraversamento del fiume Panaro, a Finale Emilia, e la seconda il sistema dei terreni della Partecipanza Agraria di Cento, in località XII Morelli.
Per quanto riguarda XII Morelli, la modifica prevede, in corrispondenza dello scavalco della strada Maestra Grande, la sostituzione del previsto viadotto con un sovrappasso strettamente limitato alla sede stradale.
Quanto basta per far gridare “vittoria” ad Alan Fabbri e Marco Pettazzoni, secondo i quali “lo spostamento della Cispadana che torna ora al suo vecchio tracciato a sud di Alberone è una vittoria della Lega Nord che da sempre si è schierata contro la linea di chi voleva fare passare la nuova autostrada a poche decine di metri a nord dell’abitato andando a creare un evidente impatto devastante per i residenti”.
Il capogruppo del Carroccio in via Aldo Moro e il consigliere regionale puntano così i riflettori sul risultato auspicato da residenti e ambientalisti, complimentandosi nel contempo con l’assessore regionale Donini per avere accolto e sostenuto l’istanza che si è levata dal territorio.
“Ci siamo da sempre schierati contro un tracciato che era stato disegnato sulla carta da chi forse non conosce questi luoghi e che nella realtà avrebbe avuto un impatto pesantissimo per il territorio. Ora – continuano -, con il ritorno alla vecchia C2C , prevedendo l’attraversamento dei terreni delle Partecipanze agrarie di Cento, allontanandosi adeguatamente dal centro abitato, le cose cambiano. Ma ancora non basta. Se, infatti, la modifica del tratto centese dell’autostrada regionale è una nota positiva, questo non vuol dire che la battaglia sia finita. Ora – spiegano Fabbri e Pettazzoni -, la guardia deve essere tenuta alta se non altissima, per la salvaguardia del territorio”.
“Il passaggio fra Alberone e XII Morelli – continuano – deve essere il meno impattante possibile. Per questo come Lega Nord non abbasseremo l’attenzione e continueremo a vigilare, al fianco dei cittadini, affinché il nuovo progetto tenga in considerazione le esigenze di chi vive in questo territorio e l’ambiente stesso. La nostra terra – concludono – ha già dato tanto. Adesso è il momento di difenderla”.
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