Con l’inizio del 2017 è diventato operativo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (in sigla Inl), l’agenzia unica che si occupa delle ispezioni del lavoro. L’Inl si articola in un ufficio centrale con sede a Roma, quattro uffici interregionali (denominati Ispettorati Interregionali del Lavoro, in sigla Iil, con sede a Venezia, Milano, Roma e Napoli) e 74 sedi territoriali denominate ispettorati Territoriali del Lavoro (in sigla Itl). Iil e Itl ereditano funzioni, compiti, risorse umane, finanziarie e strumentali delle vecchie Direzioni Interregionali e Territoriali del Lavoro che dall’1 gennaio di quest’anno sono andate in pensione.
Per molte parti d’Italia i territori provinciali di competenza dei nuovi uffici coincidono di fatto con quelli delle vecchie Direzioni Territoriali del Lavoro. Una delle poche eccezioni riguarda Ferrara e Rovigo che oltretutto stanno in due regioni diverse. Infatti dall’inizio dell’anno è operativo l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara Rovigo che unisce le vecchie Dtl delle due province.
Le sedi rimangono due ma il dirigente, che adesso si chiama capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, è unico. Dal 23 gennaio di quest’anno a dirigere tale sede è stato chiamato Maurizio Tedeschi che negli ultimi tre anni ha diretto la Dtl di Rovigo e nei sei anni precedenti (dal 2008 al 2013) la Dtl di Ferrara.
La nuova Agenzia coordinerà anche l’attività degli ispettori di INPS ed INAIL per garantire una vigilanza uniforme, senza sovrapposizioni e doppioni e, soprattutto a “tutto tondo” in campo lavoristico, previdenziale ed assicurativo. In precedenza il personale ispettivo degli Istituti svolgeva attività accertativa in autonomia, ora invece sarà l’Ispettorato a tracciarne gli obiettivi annuali, qualitativi e quantitativi.
“Nel 2017 come per gli anni precedenti – evidenzia il dirigente Tedeschi – ci si concentrerà nel contrasto al lavoro nero ed a tutti quei fenomeni elusivi a forte impatto sul tessuto economico-sociale per garantire una effettiva tutela delle condizioni dei lavoratori attraverso il contrasto ad illeciti sostanziali”. Un corpo ispettivo unico fra le due province, continua Tedeschi, e l’obbligo per ciascun ispettore a svolgere la propria prestazione lavorativa prevalentemente in attività di vigilanza. Ciò per qualificare la presenza sul territorio e svolgere, in tal modo, una efficace azione di contrasto a quei fenomeni che destano maggior allarme sociale, con particolare riguardo a quelli che vengono posti in essere in modo ricorrente, ovvero attraverso forme organizzate e strutturate che creano un effetto di dumping con conseguente alterazione della realtà socio-economica.
Nell’anno in corso fra i vari settori che saranno passati sotto la lente di ingrandimento degli ispettori del lavoro rientrano l’edilizia, l’agricoltura ed i pubblici esercizi.
In particolare per il settore agricolo proseguirà senza sosta l’attività di contrasto al lavoro nero ed irregolare in stretto raccordo con l’Arma dei Carabinieri ed i particolare con i militari del Comando tutela forestale, ambientale, agroalimentare, ex Corpo Forestale dello Stato.
“Particolare attenzione sarà posta anche nel contrasto – conclude il dirigente dell’ITL di Ferrara Rovigo – al cattivo utilizzo dei voucher. Il Veneto è la seconda regione in Italia per numero di voucher venduti: nel 2015 i <> sono stati 15 milioni su un totale di 115 milioni di buoni lavoro staccati in tutta Italia. Tale strumento in origine introdotto con l’obiettivo di contrastare il lavoro “sommerso” e di assicurare le minime tutele previdenziali e assicurative a prestazioni lavorative di tipo occasionale ha negli anni cambiato pelle ed oggi viene utilizzato in tutti i settori produttivi con poche eccezioni. Ebbene alcuni gruppi ispettivi saranno incaricati di verificare se il loro utilizzo è o meno conforme alla legge”.
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