Codigoro
13 Gennaio 2017
Sarà Torino a dare l'ultimo saluto ai genitori uccisi. Il parroco: “Noi seminiamo ma il raccolto non è automatico”

La madre del giovane omicida: “Ho paura che faccia una pazzia”

di Redazione | 3 min

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Codigoro. Saranno celebrate con tutta probabilità nel torinese le esequie di Nunzia e Salvatore Vincelli, trucidati dalla furia omicida del giovane figlio Riccardo e di M., l’amico e complice assodato appositamente.

A svelarlo il parroco di Pontelangorino don Marco Polmonari, che aggiunge che il vescovo di Ferrara Luigi Negri ha espresso il desiderio di officiare la cerimonia funebre nella città della Mole, in cui vive tuttora il maggiore dei fratelli Vincelli, Alessandro, con altri parenti della coppia.

Ancora prematuro stabilire quando le salme saranno liberate dagli esami medico legali. Nel frattempo la comunità sotto shock di Pontelangorino fa i conti con un’invasione mediatica senza precedenti e si prepara alla fiaccolata commemorativa prevista per sabato sera. “Partiremo da casa Vincelli per giungere in Chiesa” informa don Marco, che si fa portavoce del sentimento di amarezza e afflizione che pervade la comunità.

“Episodi come questi inquietano e sconvolgono per la loro atrocità ovunque accadano, a maggior ragione se gli artefici sono volti della porta accanto. Riscontro tanta inquietudine che cercheremo tutti insieme di superare concentrandoci sui nostri giovani”.

“Ho sentito tanti commenti sprezzanti e generalizzati sui nostri ragazzi, visti come abbandonati a se stessi: non è così, dalle parrocchie codigoresi – dice – partono proposte educative rivolte a tutte le fasce di età, dai 6 ai 20 anni, a cui partecipano un centinaio di ragazzi del territorio, anche dai comuni limitrofi. Non sono pochi ma nemmeno tanti. Noi seminiamo ma il raccolto non è automatico, anzi è improbabile quando le iniziative non sono riconosciute e condivise dagli adulti in primis”.

“Si potrebbe fare di più” secondo don Marco. “Bisogna ragionare sul futuro, evitare di fermarsi a giudicare quello che è stato, come pure sarebbe opportuno in questo momento evitare di fare gli avvocati delle cause perse con inutili moralismi”.

Crede possa essere realistico il timore del padre di M., che crede che i due adolescenti abbiano agito sotto effetto di droghe? “La droga è dappertutto, anche qui e anche tra i giovanissimi purtroppo. Le forze dell’ordine operative sul territorio, le assicuro, stanno facendo anche più del dovuto per contrastare questo fenomeno indubbiamente in crescita”.

“Amore alla verità” è l’augurio con cui ci saluta il parroco, mentre scende la notte e Caprile e Pontelangorino accolgono gli ultimi reporter in diretta per i tg nazionali. “Oggi avete esagerato – si lamenta una residente già stanca del via vai – ma c’era da aspettarselo, ci mancherebbe. Mai visto tanto traffico da queste parti”.

Dalla sua casa a pian terreno fa capolino la madre di M., l’omicida trattenuto dalla procura minorile bolognese e per il quale è attesa nella giornata di oggi la convalida del fermo. “Non lo pensavo capace di una cosa così, ho paura che faccia una pazzia, gli stiamo vicini. credo sia pentito; se avessi saputo che l’amicizia con Riccardo lo avrebbe potato a questo punto li avrei divisi. Ho detto a mio marito che quando lo vedrà gli darà un bacio da parte mia, gli voglio bene”.

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