Attualità
28 Novembre 2016
La provincia estense si classifica al 67esimo posto in Italia. Si avvicina al podio per le piste ciclabili

Ferrara retrocede nella qualità della vita

di Redazione | 2 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAFerrara retrocede ancora nella classifica sulla qualità della vita e si conferma fanalino di coda in regione. La provincia estense si colloca al 67esimo posto in Italia su 110 province, perdendo due posizioni rispetto allo scorso anno quando si era fermata al 65esimo posto.

Una lieve retrocessione che conferma la provincia ferrarese ultima in Emilia Romagna, non reggendo il confronto con le proprie ‘vicine di casa’ come Parma (6° posto), Forlì-Cesena (12°), Piacenza (15°), Reggio Emilia (16°), Modena (21°), Rimini (36°), Ravenna (39°) e Bologna (47°).

E’ il risultato che emerge dall’indagine sulla qualità della vita pubblicata da Italia Oggi ed elaborata dall’Università La Sapienza di Roma. La graduatoria ha incoronato Mantova come la provincia italiana dove si vive meglio mentre Ferrara, come visto, si piazza quasi a metà strada, nelle realtà dove non si vive né male né bene.

Per elaborare la classifica sono state prese in esame nove macro categorie (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale, popolazione, servizi finanziari, sistema salute, tempo libero) a loro volta divise in sottocategorie.

La ‘città delle biciclette’ si avvicina al podio per quanto riguarda le piste ciclabili: con i suoi 101,11 metri quadri per abitante si classifica al quarto posto a livello nazionale. Più mezzi a due ruote rispetto alle auto circolanti (71° posto), moto (41°) e uso dei trasporti pubblici (36°) anche per circolare nella ztl, le zone a traffico limitato che ci fanno balzare all’ottavo posto in classifica.

Per quanto riguarda affari e lavoro c’è un lieve miglioramento (dal 58esimo al 51esimo posto) con un tasso di disoccupazione invariato e abbastanza alto (66° posto); tra le voci anche le imprese registrate (49° posto) e imprese cessate ogni 100 attive (52°).

Altro tema delicato è l’ambiente, per cui ci piazziamo al 48esimo posto nella classifica generale, declinata poi nelle singole voci: concentrazione di biossido d’azoto (61°), giorni di superamento di pm 10 (56°), dispersione nelle rete idrica (63°). Scivolata per la produzione di rifiuti urbani in cui arriviamo al 101° posto.

La città estense si aggira sempre a metà della classifica anche per la criminalità (53esimo posto rispetto al 58° del 2015) così suddivisa: omicidi volontari (9°), omicidi colposi (65°), violenze sessuali (35°), reati connessi al traffico di stupefacenti (45°) con un crollo per quanto riguarda i numeri su scippi e borseggi (77° posto), furti in casa (95° posto) e altri furti (96° posto).

Ferrara si piazza poi al 102° posto per il disagio sociale, dovuto al numero di suicidi (96°), reati sessuali su minori (95°) e tasso di disoccupazione giovanile tra i 15-24 anni (72°). Ferrara gode di buona salute (per il sistema salute siamo al 58° posto).

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