
L’assessore Annalisa Felletti
Il coordinamento provinciale di Sel “scarica” l’assessore Annalisa Felletti per aver “tradito” il mandato del partito e la sfiducia esplicitando “con serena fermezza che l’Assessora non rappresenta più né il partito né il Gruppo Consiliare”.
La conseguenza è che Sel ha deciso di fare “un passo indietro dall’esecutivo, e il rinnovato accordo programmatico con il Sindaco sarà affidato dal partito esclusivamente al Gruppo Consiliare”, che ha cambiato nome in Sinistra Italiana ed è rappresentato unicamente dal consigliere Leonardo Fiorentini. La decisione è arrivata dopo alcune settimane di valutazione da parte del coordinamento provinciale di Sel e del gruppo consiliare in Comune rispetto al programma elettorale della coalizione che governa la città, riscontrando che alcuni degli “impegni in ragione dei quali i cittadini hanno deciso di affidarci il loro consenso” non sono stati portati avanti dalla Giunta. Temi che sono stati oggetto nelle scorse settimane di un confronto con il sindaco Tiziano Tagliani, che “ci ha rassicurato sul fatto che ogni preoccupazione da noi espressa è da considerarsi obiettivo comune di mandato e, come tale, troverà realizzazione in tempi certi”.
In tutto questo – e qui sta il motivo della “condanna” dell’assessora Felletti – “l’attività svolta dalla figura indicata per l’esecutivo dal partito nel 2014 è stata del tutto lacunosa, priva di dialogo con la forza politica che l’ha espressa e di efficacia nella città, e molto distante dal profilo politico che Sel prevede esprimano i propri amministratori”.
Negli incontri con il sindaco Tagliani “abbiamo convenuto – spiega il coortdinamento provinciale di Sel – che vi fossero alcune questioni ancora da affrontare, altre sulle quali accelerare l’azione di governo, ed altre ancora su cui basare un rilancio dell’attività di Giunta e Consiglio”.
“Sulla scuola – elenca Sel – abbiamo convenuto sulla necessità di continuare nell’impegno per nuove statalizzazioni di sezioni di Scuola Materna, di non arretrare comunque l’offerta pubblica di nidi e materne nonostante il decremento della domanda, e di ritenere concluso il ciclo delle esternalizzazioni. Rimangono invece differenti valutazioni rispetto all’opportunità dell’aumento dei contributi alle scuole paritarie. Sui servizi pubblici locali abbiamo concordato un percorso che pone le basi sulla difesa del sistema cittadino delle partecipate anche rispetto alle nuove normative introdotte dalla legge Madia, valorizzandone le specificità e continuando nell’opera di razionalizzazione. Sul servizio idrico integrato si è ribadito la necessità di una valutazione puntuale del panorama normativo ed economico in vista della scadenza del contratto di servizio (2021), mentre per quello che riguarda la gestione di rifiuti si è confermato un pieno sostegno alla sperimentazione in corso per l’introduzione della Tariffa Puntuale con l’obiettivo di incrementare entro la legislatura da un lato il livello della raccolta differenziata e dall’altro l’equità della tariffazione. Per quel che riguarda i servizi sociali, espressa soddisfazione per il percorso di risanamento avviato dalla nuova gestione di Asp, si è concordato di continuare a garantire le risorse a Bilancio per salvaguardare il livello attuale dei servizi, e laddove possibile ulteriori razionalizzazioni, incrementarne platea e tipologia. Si è ribadito la centralità della questione ambientale rispetto alle scelte di governo della città. Dal futuro del Polo Chimico, allo sviluppo del settore turistico della città e della provincia si è convenuto di iniziare un’iniziativa politica comune per un maggior legame fra la città capoluogo ed il territorio provinciale, a partire dalla possibilità di lavorare per far entrare Ferrara e il suo perimetro Unesco all’interno del Parco del Delta. Anche per questo appare necessario sollecitare in particolare la Regione a predisporre un Piano strategico di area incentrato sulla sostenibilità ambientale e sostenere attivamente processi di implementazione delle politiche regionali, transregionali e transnazionali sulla qualità dell’aria. Collegato a questo, e con attenzione alla vivibilità della città, si dovrà coglie l’occasione del Pums per avviare politiche innovative sulla mobilità cittadina, sia privata che commerciale, sulla sosta e sul Trasporto Pubblico Locale anche in relazione all’Ospedale, al forese e ai collegamenti provinciali ed extraprovinciali. Pare poi necessario da oggi avviare una riflessione comune su un nuovo modello di decentramento che possa garantire un migliore legame fra l’amministrazione e i territori, mentre sul lato sicurezza si conferma il sostegno alle azioni che spettano al Comune, rigenerazione sociale e culturale di spazi e comunità e riqualificazione edilizia e di funzioni di edifici e comparti, continuando a sollecitare e sostenere le autorità di Pubblica Sicurezza per quanto di loro competenza. Infine occorre dare un’accelerazione all’applicazione delle nuove normative sui diritti, in particolare le unioni civili, recependole laddove utile o necessario in tutti i regolamenti comunali e continuando con maggiore incisività l’impegno rispetto al contrasto a violenze e discriminazioni”.
Non è la prima volta che si registrano attriti e divisioni all’interno di Sel, tra la maggioranza e alcuni iscritti “fedelissimi di Roberto Soffritti”, come vengono definiti dai loro detrattori, fra i quali figurerebbe anche Annalisa Felletti. Ora starà a Tagliani trarre le conclusioni di questa ‘spaccatura’ che coinvolge un proprio assessore ed è lo stesso sindaco ad aver annunciato di voler esprimersi a breve con una nota sulla situazione, in risposta alla dura presa di posizione di Sel.
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