di Cecilia Gallotta
Sono trentadue le coppie di artisti ferraresi immortalate da Flavia Franceschini, esposte alla mostra inaugurata sabato sera ai due lati del Castello, dal titolo “Le Muse Quietanti”.
Articolata in due tappe, rispettivamente alla Mlb Home Gallery di via Ercole I d’Este 3 e all’Art Gallery dell’Hotel Annunziata, la mostra è all’interno del più grande progetto “Occhi al talento”, attraverso cui si è cercato di valorizzare talenti fotografici “volutamente in spazi non istituzionali”, come spiega la gallerista Maria Livia Brunelli. “Questa Casa-Galleria, come dice il nome, vuole avvicinare anche i “non addetti ai lavori” dell’arte contemporanea, in una vera e propria missione culturale”.
E’ il fratello Dario l’autore del titolo, presente alla mostra “solo in qualità di scrittore e non di ministro”, come sottolinea scherzosamente Flavia, nonché personaggio di una delle opere, ritratto assieme alla storica dell’arte Michela Di Biase.
Come i quadri rinascimentali, ogni personaggio è caratterizzato da particolari spesso celati ad una prima visione, e che poi indagando, svelano di più.
“E’ un racconto più che un opera d’arte – dice Flavia – perché, come dico sempre, non sono una fotografa: il mio livello di conoscenza della tecnologia è pari a zero. Volevo raccontare chi conosco, attraverso le loro passioni più o meno nascoste”.
E’ questo il caso del comico Gianni Fantoni, che assieme alla guida turistica Margherita Ascolano improvvisa addirittura una scena dell’Orlando Furioso. “Il problema è stato trovare la durlindana – svela l’artista – alla fine, visto che non c’era da nessuna parte, l’ho costruita io in due ore”.
Anche la figlia di Flavia è nella top-list delle muse, accompagnata niente meno che da Pietro Moretti, figlio del celebre regista Nanni.
Il lavoro di missione culturale non si limita a quello di ospitare la mostra (aperta fino al 5 febbraio 2017) per la gallerista Maria Livia Brunelli, ma anche è sostenuto anche dalle visite guidate che si terranno all’ Home Gallery al sabato e alla domenica dalle 15 alle 19.
Quasi interamente scattate nello studio di via Carmelino, le divertenti e intriganti opere di Flavia fanno parte di un work in progress: come spiega Maria Livia, “questo è sicuramente solo l’inizio”.
Un’impresa non facile per la fotografa ferrarese, che dopo la faticosa ricerca dell’attimo perfetto, trova finalmente quiete dietro l’obiettivo, e negli occhi dei suoi protagonisti. “La quiete nasce proprio nell’intesa della coppia di personaggi – spiega l’artista – che cercando di interpretare la scenetta, sciolgono il ghiaccio dei riflettori e si quietano a vicenda”.
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