Cronaca
9 Novembre 2016
Presentato ufficialmente anche a Ferrara la storica pubblicazione dell'Arma

Calendario Carabinieri, 12 simboli per un oggetto simbolo

di Redazione | 2 min

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Il simbolismo scelto come tema per un oggetto che da solo è già un simbolo. Parliamo del calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, che dopo la presentazione ufficiale a Roma alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti non poteva mancare di essere illustrato alla stampa anche a Ferrara.

A fare gli onori di casa, nella sede dei carabinieri di corso Giovecca, il comandante provinciale dell’Arma Andrea Desideri, il colonnello Marco De Martino e il capitano Marcello Mari.

E’ stato proprio Desideri a spiegare come le tavole del calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, abbiano preso in considerazione uno per uno i diversi simboli che hanno rappresentato e rappresentano oggi i carabinieri, mostrandoci anche i diversi stili con cui l’arte grafica si è evoluta nel tempo. A partire dalla tavola di gennaio 2017 dedicata alla carabina, dalla quale l’Arma prende il nome, per proseguire con la tavola di febbraio dedicata all’elmo dei Corazzieri. Marzo rievoca con i tratti dell’Art Nouveau la Daga del Carabinieri, aprile esalta l’Alamaro con i tratti del Wiener Werkstätte, mentre il Futurismo fa da cornice, nel mese di maggio, alla Bandoliera e alla inscindibile Giberna, segni inconfondibili del Carabiniere in servizio. La Banda Rossa dei pantaloni viene proposta nel mese di giugno nello stile Bauhaus degli anni ’20. Nella doppia pagina centrale la Fiamma, con un segno grafico contemporaneo, è proposta in una elaborazione geometrica. Poi la narrazione prosegue nei mesi di luglio e agosto con due elementi uniformologici: il Pennacchio rosso-blu della Grande Uniforme Speciale, a simboleggiare con i suoi colori il coraggio e la fedeltà, e il Mantello, foderato di saglia rossa, rappresentati rispettivamente con gli stili Art Déco e Razionalista. A settembre la Lucerna, emblematico copricapo del Carabiniere dalle origini, mentre il mese di ottobre è dedicato al Basco. La Saetta e il numero di emergenza 112, espressioni visive del Pronto Intervento, vengono illustrati nell’inconfondibile stile Pop degli anni ’80 nella tavola di novembre. Infine la grafica contemporanea del mese di dicembre propone il polso di un Carabiniere il cui orologio ci rivela cos’è l’Arma: l’insieme armonico di tutti i suoi Carabinieri.

Il Calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto  una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 10.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo), indice sia dell’affetto di cui gode la Benemerita, sia del valore dei suoi contenuti. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d’Italia.

CALENDARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI 2017

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