Eventi e cultura
9 Novembre 2016
La madre del 'ragazzo dai pantaloni rosa' presenta il suo libro in cui elabora un "dolore senza fine"

Manes racconta la vita dopo il suicidio di suo figlio

di Redazione | 2 min

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DIGITAL IMAGEGiovedì 10 novembre alle 17 presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il ciclo Uno sguardo al cielo, Teresa Manes presenta il libro “Punto e a capo. La vita dopo il suicidio di mio figlio” (Erickson). Dialogano con l’autrice Paola Bastianoni e Stefano Ravaioli.

“È stato il 20 novembre 2012 il giorno in cui si suicidò mio figlio. Scelse di lasciare dondolare il suo ultimo pensiero, senza peso. Legando il suo collo a una sciarpa; l’altro nodo stretto a una scala” racconta la madre di Andrea Spezzacatena, il ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Roma.

Il suo nome lo ricordano in pochi perché da subito tutti prendono a chiamarlo “il ragazzo dai pantaloni rosa”, alimentando una serie di allusioni e pregiudizi sull’omosessualità e omofobia che per molto tempo peseranno, e ancora pesano, su questa storia.

In questo libro però non si tratta di questo, non si tratta di cercare colpevoli, fare processi ed emettere sentenze. Non si tratta del figlio che non c’è più, ma della madre che resta. Teresa Manes ci offre la sua testimonianza di sopravvissuta, ci porta — senza retorica — nelle pieghe di un percorso faticosissimo di elaborazione del lutto e ricerca di senso.

“Nessuna condanna, nessuna spiegazione, nessuna pena espressa – conferma la mamma di Andrea -. Coi giornali a calcare la notizia del suicidio del ‘ragazzo dai pantaloni rosa’. Con le indagini aperte e poi archiviate in un calvario continuo che spana i limiti del dicibile. E io — parte integrante di una famiglia distrutta — ho dovuto imparare ad amare ed educare ciò che mi era rimasto: un dolore senza fine.

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