Attualità
2 Novembre 2016
La comunità non raggiunge il numero necessario per restare nella basilica. "Decisione sofferta dopo 600 anni"

I monaci Olivetani lasciano San Giorgio

di Redazione | 2 min

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basilica san giorgioUn addio irrimediabile. E’ quello che i monaci Benedettini Olivetani sono costretti a dare alla basilica di San Giorgio dopo 600 anni di presenza in città. Una decisione sofferta ma irrevocabile: il Capitolo della Comunità ha infatti deciso di procedere alla chiusura delle piccole comunità, ovvero quelle che non raggiungono il numero di tre monaci. E per San Giorgio non c’è stato niente da fare.

A seguito di questa indicazione, la Congregazione Benedettina Olivetana si è vista obbligata a lasciare il monastero e la guida della parrocchia. Dopo avere informato il vescovo Luigi Negri e avere raggiunto un’intesa sulle modalità, si è attivata la procedura per la riconsegna della parrocchia cittadina di San Giorgio all’Arcidiocesi di Ferrara.

“Si tratta di una decisione molto sofferta dati i legami plurisecolari che uniscono Ferrara e gli Olivetani che tanto si sono prodigati nel servizio pastorale e in diverse attività socioculturali e artistiche” dichiarano i monaci con una punta di delusione.

Un dispiacere condiviso dallo stesso vescovo Negri che, “non senza amarezza, per il venir meno di una presenza monastica che da secoli è protagonista della storia della chiesa locale, incontrerà quanto prima la comunità parrocchiale e nominerà un sacerdote diocesano alla sua guida”. In effetti Negri ha mosso i suoi primi passi da arcivescovo proprio nella basilica fuori le mura e oggi si trova nella condizione di scegliere la sua nuova guida.

Il nome del parroco è già stato scelto ma la nomina non verrà ufficializzata fino a quando il passaggio con gli Olivetani non sarà completo. Da gennaio, quindi, San Giorgio verrà gestita dalla Diocesi. In questo tempo di transizione saranno sempre garantiti i servizi fondamentali della parrocchia.

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