Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Dici Primo Maggio ed è subito “rivolta sociale” la parola che sceglie il segretario generale Fiom Cgil-Ferrara Stefano Bondi per descrivere in che cosa consiste la festa dei lavoratori anche quest’anno. E ci tiene a specificare che il significato che attribuisce a questo concetto è rigorosamente democratico, ovvero che a partire dai referendum dell’8 e 9 giugno “si potranno cambiare concretamente le cose"
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(foto di Alessandro Castaldi)
Vola in alto la Spal, sulle ali di Antenucci. Il numero 7 biancazzurro è l’assoluto protagonista, con una tripletta, della bellissima vittoria estense al “Paolo Mazza”, nel posticipo della 12ma giornata di campionato. 3 a 0 per i ragazzi di mister Semplici, in una gara chiusa solamente nel finale ma dominata in lungo ed in largo. Terzo successo consecutivo al “Paolo Mazza”, 13 punti conquistati nelle ultime sei gare di campionato: la Spal c’è, cresce gara dopo gara e alimenta i sogni di un pubblico sempre più appassionato. Anche stasera, al “Mazza”, un pubblico da oltre 7500 spettatori.
LA GARA. Serata di emozioni forti sin dal pre gara al “Paolo Mazza” per Spal-Avellino, posticipo del 12° turno di campionato. C’è Fabio Capello, innanzitutto, come ospite ampliamente annunciato: il trainer friulano, che a Ferrara e con i biancazzurri ha esordito in serie A, iniziando di fatto la sua lunga carriera nel calcio che conta, è visibilmente emozionato nel raggiungere il centro del campo ed il presidente Mattioli, nel ricordare il suo primo maestro Gibì Fabbri, nel ripercorrere la sua esperienza in terra estense, resa speciale pure dal fatto che a Ferrara l’ex tecnico di Milan, Juventus e Roma ha pure conosciuto sua moglie. L’augurio spontaneo per tutti i tifosi: «Spero di rivedervi quanto prima nel massimo campionato, perché oggi con questa società fatta di persone serie rivedo finalmente la grande Spal che ricordo e che porto nel cuore». Il “Mazza” per larga parte applaude, mentre allo stesso tempo una parte cospicua della Curva Ovest rimane indifferente alle parole di Capello – a cui viene consegnata dalla dirigenza biancazzurra la maglia numero 10 -, seguendo quanto annunciato dal gruppo Otto Settembre nei giorni scorsi.
Il cuore pulsante del tifo spallino si scatena invece poco più tardi, quando a Manuel Lazzari viene premiato dagli stessi ragazzi della Ovest con una targa che celebra le sue prime cento presenze nella Spal. Un traguardo importante per un giovane già divenuto colonna portante della Spal di Semplici, protagonista sin dall’avvento della famiglia Colombarini a Ferrara ed autentico beniamino del “Mazza” che tributa all’esterno una autentica standing ovation prima della gara. Dai gradoni della Curva si alza “Lazzari lalalala” a cui, commosso, il giovane numero 29 biancazzurro risponde con un ringraziamento dal campo.
E si arriva così al fischio iniziale, davanti ad una bella cornice di pubblico, con il ‘muro’ della Campione a cui rispondono i circa 200 tifosi partenopei sistemati nel settore ospite. Semplici sorprende con alcune scelte di formazione, segno che un po’ di pretattica prima della gara ha avuto comunque effetto: il tecnico toscano cambia diversi elementi dell’undici titolare visto lunedì a Frosinone, partendo dalla porta dove torna Meret al posto di Branduai; in difesa conferma per Giani, con il rientrante Gasparetto e Cremonesi a formare la linea a tre. Novità anche in mediana: Lazzari e Beghetto sono gli esterni, Arini gioca in mezzo affiancato dalle mezzali Schiattarella e Mora; rientro importante sul fronte offensivo, dove Antenucci fa coppia con Zigoni.
Il match fatica a decollare per tutto il primo tempo, le squadre vanno a ‘strappi’ preoccupandosi soprattutto di concedere poco e nulla agli attacchi avversari. Se l’Avellino difficilmente arriva in area biancazzurra, nonostante un centrocampo molto aggressivo, la Spal spinge soprattutto sulla corsia di destra con Lazzari, ulteriormente motivato dalla festa iniziale nei suoi confronti. In un paio di circostanze l’esterno estense fa venire il mal di testa a Crecco, senza però trovare la deviazione vincente ai suoi cross dalla destra.
Gli unici grattacapi per la difesa biancazzurra arrivano… dalla stessa difesa biancazzurra: sono infatti un paio di disimpegni non precisi di Giani e compagni che in qualche occasione fanno trattenere il fiato al pubblico del “Mazza” – memore del pasticcio che è costato il gol subìto del 2 a 1, e la sconfitta, a Frosinone -.
Con il passare dei minuti, però, le preoccupazioni sembrano dissiparsi e la Spal occupa in maniera sempre più nitida il campo, seppure la prima notizia per Semplici è di quelle non positive: poco dopo la mezzora Cremonesi deve lasciare il campo, tra gli applausi, per un problema fisico: al suo posto dentro Vicari.
I biancazzurri sfiorano il vantaggio poco dopo: traversone di Mora dalla sinistra, Zigoni tocca di testa, la sfera si impenna ed Antenucci si coordina con una meravigliosa rovesciata strappa applausi che Frattali mette in corner.
Momento caldo per la Spal, la Ovest arremba ed è il 40° quando i biancazzurri trovano finalmente l’affondo vincente: ancora Lazzari sulla destra con un affondo che lascia sul posto prima Crecco poi Soumare, traversone rasoterra toccato involontariamente da Djimsiti e palla che arriva ad Antenucci appostato appena dentro l’area piccola; il numero 7 biancazzurro controlla e con il destro non lascia scampo a Frattali, realizzando il vantaggio estense. Il “Mazza” esplode, Spal avanti 1 a 0.
E, clamorosamente, i biancazzurri potrebbero chiudere la gara una manciata di minuti più tardi: splendida combinazione di prima tra Schiattarella ed Antenucci, l’ex Leeds ‘brucia’ i centrali campani e serve tutto solo l’accorrente Zigoni che, a tu per tu con Frattali, prova il dribbling trovando però uno splendido riflesso del portiere ospite che riesce ad agguantare la palla, scongiurando anche il contatto con l’attaccante spallino.
Con l’occasionissima del “Cobra” si chiude dunque la prima frazione di gioco che vede i biancazzurri meritatamente avanti.
Ad inizio ripresa subito un cambio nelle fila dell’Avellino: Mokulu rileva un impalpabile Verde, mentre poco più tardi tocca ad Asmah sostituire Crecco.
E’ sempre Lazzari a rappresentare un vero e proprio tormento per la difesa avellinese: l’esterno biancazzurro conquista tre angoli nei primi 6’, recriminando pure per un contatto con Crecco molto dubbio su cui sono feroci le proteste spalline, ma Martinelli lascia correre.
Spal in avanti a testa bassa, decisa a chiudere il match. E’ il 12° quando Mora raccoglie un pallone sul versante destro dell’area di rigore ospite e finisce a terra dopo una vistosa trattenuta di D’Angelo. E’ calcio di rigore, evidente, su cui questa volta il direttore di gara non ha dubbi.
Sotto la Ovest va Antenucci dagli undici metri: rincorsa e conclusione di destro del numero 7 biancazzurro, ma il tiro non è perfetto e Frattali para, con la difesa partenopea bravissima ad anticipare la ribattuta dello stesso attaccante spallino rinviando in angolo. L’Avellino rimane a galla, la Spal spreca la seconda grossa occasione per chiudere il match.
Ma i biancazzurri dominano, attaccano a testa bassa, trascinati da un grande pubblico e dalla spinta costante della loro Curva. Entra Cerri per Zigoni, mentre l’Avellino opta per Asmah e Ardemagni al posto di Crecco e Soumarè.
Si accendono pure gli animi in campo ed a cedere sono i nervi del neo entrato Asmah che deve ricorrere alle maniere forti per fermare il devastante Lazzari di serata. Per due volte nel giro di 4’ l’esterno dell’Avellino entra a contatto con il numero 29 biancazzurro: nella prima spunta un giallo per entrambi – che farà saltare la trasferta di Novara al diffidato biancazzurro -, poi al 39’ altra entrataccia da tergo e questa volta l’ammonizione è fatale, con il doppio giallo e la doccia anticipata.
Il “Mazza” si scalda, la Spal dispone di spazi ulteriori e diventa letale sigillando una vittoria stra-meritata, con Antenucci che si porta a casa il pallone. In appena 3’ è festa grande: prima Beghetto dai 25 metri centra la traversa con uno splendido mancino, sulla ribattuta il più lesto è proprio Antenucci che di testa ribadisce il pallone in rete. Il tentativo di salvataggio Dijmisiti costringe l’attaccante estense ad attendere qualche secondo prima di festeggiare la doppietta, ma poi la corsa del guardalinee verso il centrocampo in segno di gol valido è liberatorio ed il pubblico biancazzurro può festeggiare.
Ma la festa non è ancora completa ed Antenucci decide di renderla indimenticabile: minuto 44’ della ripresa, Cerri con un passaggio rasoterra illuminante dalla trequarti taglia in due la difesa campana e serve alla perfezione l’ex Leeds, controllo e destro rasoterra per la tripletta ed il delirio della ‘Ovest’.
Tocca allo stesso Antenucci raccogliere la standing ovation del Mazza, pochi istanti più tardi: al suo posto, per la passerella finale, ecco Finotto.
3’ di recupero prima dell’ennesima grande festa tra giocatori e tifosi. Una splendida abitudine che perdura ormai dalla cavalcata della passata stagione in Lega Pro, e che, gara dopo gara, inizia a diventare una piacevole consuetudine pure in serie cadetta. Già, perché la Spal arriva alla terza vittoria consecutiva in Casa, e colleziona con quelli del posticipo, 13 punti nelle ultime sei gare. Un ruolino di marcia impressionante, che riporta Giani e compagni all’ottavo posto in classifica, pari al Benevento, in piena zona play-off. I tifosi biancazzurri possono vivere l’ennesima notte da sogno. E di sogni.
Il tabellino della gara:
SPAL-AVELLINO: 3 -0
MARCATORI: pt 40’, st 41’, st 43’ Antenucci
SPAL (5-3-2): Meret 6; Lazzari 8, Gasparetto 6, Giani 6.5, Cremonesi 6 (dal 32’ pt Vicari 6), Beghetto 6.5; Schiattarella 7, Arini 6.5, Mora 6.5; Zigoni 6 (dal 26’ st Cerri 6.5), Antenucci 8.5 (dal 44’ st Finotto ng). A disp.: Branduani, Silvestri, Spighi, Castagnetti, Del Grosso, Ghiglione. All. Semplici 7.5
AVELLINO (4-2-3-1): Frattal; Gonzales, Perrotta, Dijmsiti Crecco (dal 9’ st Asmah ); D’Angelo, Lasik; Soumarè (dal 28’st Ardemagni), Verde (dal 1’ st Mokulu), Belloni; Castaldo. A disp. Radunovic, Diallo, Migliorni, Paghera, Omeonga, Camarà. All. Toscano.
ARBITRO: Martinelli da Roma2 6.
NOTE: spettatori 7650. Espulso al 39’ st Asmah per doppia ammonizione. Ammoniti: Arini, Mora, Perrotta, D’Angelo, Lazzari per comportamento non regolamentare, Gonzalez per proteste; Angoli: 10-3 Spal. Recupero tempo: pt 2′, st 3′. Frattali (12′ st) para un rigore ad Antenucci.
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